sabato 5 luglio 2014

Burrasca

 


Vento di burrasca nel cuore e nella mente, sferzate gelide scuotono il mio essere, scivolo nella profondità buia e angosciante dell'abisso del mare. Sento che mi sto perdendo, non ho nulla a cui aggrapparmi e attorno a me vi è solo acqua. 

Flutti incessanti di pensieri e di parole mi sbattono qua e là, senza sosta e senza direzione. Sto male, soffro molto; è un dolore che mi porto dentro da tempo e che viene da lontano; in questo presente non vi sono altro che la mia angoscia e troppe domande da tanto tempo senza risposta.


 


Improvvisamente giunge un'ondata piu' forte ed il dolore diventa piu' intenso, osservo la mia mente: è un flutto continuo di considerazioni e di fragili, quanto assurde verità. 

I pensieri si accavallano, le emozioni interrompono il respiro. Dentro a me un incessante dibattito interiore mi stanca e mi ferisce; cerco risposte a miriadi di domande che si ripetono incessanti nel mio cervello. Mi sembra di impazzire ed ho come l'impressione di essere l'unica persona al mondo a soffrire cosi tanto, in questo istante.


 


La mia mente è come i flutti del mare in questo giorno di burrasca: tormentata dal vento e scossa da onde impetuose.     Vivo in un costante parlare interiore fatto di opposti e di forze contrarie: scelte che non ho saputo fare, errori che avrei potuto evitare. 

Mi trascino stancamente sulle spalle, il fardello di un passato che ha il potere di tormentarmi, nonostante non esista piu' da tanto tempo. Esso vive attraverso i miei ricordi, è lontano, eppure i miei pensieri lo rendono talmente vicino.

Vorrei liberarmi da tutto cio', ma conosco solo questa mia tristezza. Non riesco a rinunciare al mio dolore, è come se vivere attraverso di lui fosse l'unico modo che esista e che io conosca.


 


Ma il tormento piu' grande è il senso di colpa. Sono aspirata dalla sua voragine, esso è come una forza che mi tira verso il fondo, sempre piu' giu'. Soffoco nell'abisso infinito di rimproveri crudeli che muovo a me stessa e che muovo al mondo. 

Giudico continuamente quanto accade e quanto mi è accaduto ed ogni volta che qualcuno mi parla in una maniera piu' intima e vicina, mi sento giudicata. Mi attorciglio su me stessa inquieta, arrabbiata con tutto e con tutti, incapace di credere in qualcosa di bello, immaginare un momento di quiete e di spontanea armonia.


Perchè tutto questo dolore? Perchè questa dilagante sofferenza fatta di solitudine, malattie improvvise, sensi di colpa, attacchi di panico, frustrazione ed abbandono?




Perchè è cosi difficile amare ed essere amati. Compresi, accettati, riconosciuti e valorizzati. 
Perchè ciascuna delle mie aspettative è sempre delusa ed ogni nuovo amore che nasce è condannato a diventare rapidamente il suo opposto? 
E' talmente difficile credere ed avere fiducia, quando tutto, attorno e dentro di me, crolla sotto il peso della vita, soffocato dalla paura e dai suoi terribili misteri? Perchè non riesco ad essere felice?


Esisterà mai la felicità?




Ed è nella tempesta piu' cupa che la mia voce interiore improvvisamente mi parla.

Non temere, mi dice.

La Felicità esiste ed ha come punto di partenza: l'accettazione del Mistero.



Tu, creatura umana, temi il Mistero della Vita poiché hai paura di tutto cio' che non conosci o non capisci.

Hai un incessante bisogno di definire, di controllare, di chiedere. Ogni tua domanda non è che la manifestazione della tua paura, il bisogno di tenere a bada quello che accade o che potrà accadere.

Nessuno ti ha mai insegnato ad avere fiducia, a credere nell'Invisibile, a dare un senso alla tua sofferenza o a comprendere la tua malattia. 

Vivi i tuoi giorni fra l'altalenare dei sogni e la rimozione di un destino che ti sembra sovente crudele e ti trovi vecchio e deluso, ammalato e stanco, senza aver potuto mai gustare il vero sapore dell'esistenza.
  

"Perchè proprio a me doveva capitare questa cosa?  
Perchè non riesco a ribellarmi, a vivere diversamente, a realizzare i miei sogni" ?

Per tanto tempo hai ripetuto sempre le solite frasi, lamentandoti del mondo, del tempo, di chi avevi accanto. Hai vissuto un'intera esistenza riempiendoti la testa di considerazioni, di giudizi, di ipotesi e non hai fatto che rincorrere fugaci momenti di festa, brevi e monotoni compleanni, celebrati nella speranza di sentirti vivo e, almeno per un giorno, poter essere il protagonista della tua esistenza, avere l'illusione di vivere e di essere amato.

Non ti accorgi, figlio del tempo, che il tuo dolore nasce da un ridicolo attaccamento al passato e da una fantasiosa proiezione nel futuro; eppure entrambi, nel momento in cui respiri, non esistono.



Guarda le tue mani, contratte e tese, sempre intente ad afferarre qualcosa che non esiste.

Ora respira, prova a lasciarti andare.
Perdonati. Senti l'energia e la vita che scorrono dentro al tuo corpo. 
Le avevi mai sentite?

Avevi mai notato quanti talenti rendono preziosa la tua vita?

Hai mai riflettuto sul fatto che il tuo Destino prende inizio proprio in questo istante. 
In ogni istante di consapevolezza?




Lascia andare il tuo dolore, esso vive solo nella tua mente. Non ti aggrappare piu' ad esso poiché se continui a riempire la tua esistenza dei soliti pensieri, non vi sarà mai posto per qualcosa di nuovo e di piu' vero.

Attraversa questa notte dell'anima senza averne paura, senza scappare, senza accusare. 

Abbi il coraggio di entrare nella burrasca.



Per uscirne libero e leggero, purificato e forte, invincibile e sicuro come solo puo' essere il Guerriero.

Colui che ha avuto il coraggio di entrare nel proprio Tempio interiore per vederne le ombre ed affrontarne i demoni. 

Colui che ha fatto del Risveglio la propria ragione di Vita poiché ha capito che siamo nel sonno ed il sonno non vede e non sente, non sceglie e non comprende poiché il sonno, è solo sonno.

Il Guerriero ha abbracciato la sofferenza ed ha attraversato la nebbia del proprio dolore 
e solo cosi', ha potuto conoscere se stesso.

Ha sentito il sapore della paura ed il gusto della disperazione ed un giorno ha capito che esse nascono dalla mente, la mente che non accetta, la mente che si oppone, la mente che resiste.

La mente che decide e crede di sapere, la mente che vorrebbe comandare il vento e dire al sole quando sorgere. 

Ma il Sole risponde ad altre forze ed è questo è il Mistero. 



La mente mente, eppure noi continuiamo a crederle ciecamente.

2 commenti:

Anonimo ha detto...


Intenso, esasperato e vero.Molte domande ma la solita risposta. A volte e' cosi' difficile vivere.......Complimenti un post con la stessa energia di sempre.

Anonimo ha detto...

L'unica cosa che posso dirti è che non sei la sola in mezzo alla burrasca
Siamo in tanti ma non riusciamo a vederci
Le onde sono troppo alte e sembriamo soli
Ma non lo siamo
Contrariamente a quanto ho sempre pensato, stabilire rapporti equilibrati di amicizia mi aiuta
Senza aspettarsi il miracolo ma nemmeno la tragedia
La tempesta passerà, poi ne arriverà forse un'altra
Ma questa passerà
Vivere è cosi