giovedì 14 agosto 2014

LA CASETTA NELL'ALBERO



Carissimi tutti eccomi a voi, ho bisogno di condividere le mie emozioni e raccontarvi quante intense esperienze io stia vivendo.

Certo l'altro giorno, quando mi sono fermata a riflettere e dopo qualche respiro sono stata trasportata in questo magico mondo, ero convinta che vi sarei rimasta per qualche breve istante, giusto il tempo di vedere come stava la pecorella.

Ero infantilmente convinta di poter adattare la realtà a modo mio, credevo di poter egoisticamente soddisfare la mia curiosità per poi tornare dall'altra parte, al mio quotidiano;  ma ragionare in questo modo significa ignorare completamente certe Leggi, significa considerare la vita come un giochetto insulso da vivere sempre e solo, con banale superficialità.

Mi ero completamente sbagliata.



Fin dal primo momento in cui ho avuto la possibilità di orientarmi un poco e di percepire le condizioni dell'ambiente in cui improvvisamente mi trovavo, ho capito che si trattava di un mondo nuovo e rivoluzionario.

Qui, tutto segue ritmi completamente diversi da quelli ai quali sono abituata, tutto è ribaltato; quelli che credevo fossero dei valori, qui non lo sono veramente e cio' che la mia mente ignorava, appare invece nel suo folgorante splendore, ammantato di una nuova e piu' profonda verità.

Mi trovo allora a vivere in una dimensione sconosciuta e vengo, poco a poco, a contatto di un insegnamento misterioso. Un insegnamento che a volte stento a comprendere nella sua ampiezza e profondità, ma che la mia Anima sente come unico e profondamente vero ed è proprio questa meravigliosa sensazione che mi da' la voglia di restare in questa dimensione, senza ulteriori dubbi né paure.

Ma l'altro mondo?  - mi chiederete voi - 
La tua casa affacciata sul lago, i tuoi figli e il gatto?


Loro mi conosco bene e sanno che vivo sempre nel mio mondo, a cavallo fra due mondi. Sono abituati alle mie non comuni ispirazioni e conoscono i miei pensieri ed allora sanno che se mi sono un poco allontanata è per qualcosa di veramente speciale.
In qualsiasi momento poi, mi possono raggiungere con una comunicazione telepatica, attraverso la forza della loro intenzione e del loro amore.

Del resto cosa c'è di strano, loro vanno all' Università ed io sono alla mia Scuola dal Gufo, tutto normale dunque.


Per quanto mi riguarda sono arrivata solo l'altro giorno eppure mi sembra di essere qui da tanto tempo, come se le informazioni che giungono al mio cervello fossero molteplici, intense, ed estremamente rapide; come vi ho detto, qui è tutto diverso.


Mi sto lentamente abituando e nello stesso tempo mi accorgo di non possedere le capacità necessarie per vedere le cose da una nuova prospettiva.
  
In ogni caso, anche se non capisco ancora tutto, di una cosa sono certa: le mie vecchie conoscenze si stanno rivelando sempre piu' superficiali e frammentate.



Quello che credevo vero, i valori sui quali io come tutti, ponevo le fondamenta della mia vita, qui si rivelano essere interpretazioni ridicole e striminzite; intravedo un Mondo molto vasto, saggio e perfetto, ma i miei neuroni poco sviluppati, non riescono ancora a comprenderne l'immensità e la portata.


Voi, pero', mi conoscete e sapete che ho la ferma intenzione di impegnarmi e di fare del mio meglio per migliorare.

Faccio allora di tutto per ascoltare con attenzione e per cogliere, ogni impressione ed ogni stimolo che mi giungono, con la massima cura e consapevolezza.

Se nel mondo profano vivevo continuamente nel sonno senza rendermi conto della meccanicità nella quale ero immersa, qui sono continuamente stimolata al risveglio, all'attenzione e soprattutto alla responsabilità.



Del resto, se per caso una forma di patologica e consolidata pigrizia volesse impossessarsi di me, subito qualcosa (o qualcuno) intervengono a richiamare la mia attenzione e mi ricordano i doveri che ora incombono su di me per il semplice privilegio di trovarmi in questo luogo meraviglioso.


Proprio ieri mattina infatti, mentre passeggiavo nel bosco (visto che non ho ancora il diritto a partecipare alle lezioni vere e proprie), stavo scivolando in una forma di oblio fantasioso e superficiale, quando improvvisamente una voce ferma e severa giunge alle mie spalle.

Mi volto curiosa e non vedo nessuno.
Che strano - mi dico.


In verità qui non c'è niente di strano, occorre solo abituarsi. Contrariamente a quanto accade nel mondo profano, in cui tutto collabora affinché si rimanga nel sonno e nell'inconsapevolezza, da questa parte invece, ogni elemento si ingegna per svegliarti e tirarti fuori dall' amato torpore e da ogni forma di illusione.

La voce (l'ho capito dopo un iniziale istante di smarrimento) era quella di un grande albero il quale, vedendomi distratta ed un poco indisciplinata, mi ha subito richiamata all'ordine.


Senti un po' - mi ha detto con voce tonante - pensi forse di essere qui come se fossi in vacanza? 

Ti sei forse messa in mente che stai trascorrendo delle semplici ferie?
Ricorda bene: non ti trovi in un luogo comune, non sei in uno di quei posti che appaiono sulle pagine patinate dei cataloghi delle agenzie di viaggio. Questo è un altro mondo e le Leggi che sono in vigore da queste parti, sono molto piu' serie e severe di quelle che vi siete inventati voi umani e che faticate a rispettare.
 
Non c'è paragone fra il posto dal quale provieni e l'energia del luogo nel quale ora ti trovi. Qui è tutto semplice e vero, profondo, autentico ed immediato e proprio per questo tutto è immerso in una frequenza energetica diversa, molto forte e molto pura alla quale ti devi abituare ed alla quale devi conformarti.
 

Qui, le sporcizie della mente non arrivano ed ogni ospite ha l'obbligo di esercitare una costante attenzione su se stesso, sulla qualità dei propri pensieri e sulla purezza delle proprie emozioni. Nessuno puo' abbandonarsi alle libertà emozionali alle quali siete abituati dall'altra parte del fiume e che vi rendono ora felici e subito dopo tristi e disperati. 



Tu hai l'immenso privilegio di trovarti in questo luogo e proprio per questo hai notevoli responsabilità, non te ne dimenticare mai. 

Esci dalla superficialità e non ascoltare l'assillante e presuntuosa voce dell'ego. 

Se ti trovi qui non è per un semplice caso, stai godendo di una possibilità di ineguagliabile valore, ma ti devi purificare, ripulire dalle scorie, soprattutto quelle della mente.


Per il momento non posso dire di piu', ma ti esorto a vigilare e ad entrare nel silenzio.

Non tardare, ritirati nella tua casetta e studia con pazienza il libro che ti è stato consegnato quando arrivasti  da questa parte del fiume, il tempo è prezioso e devi farne buon uso. Non sprecare l'occasione che ti è stata data.

 


Naturalmente ho subito ubbidito; il tono usato dall'albero non lasciava spazio ad inutili obiezioni.
La cosa migliore era che rientrassi e mi mettessi seriamente allo studio; del resto non so quanti giorni mi sarà concesso rimanere e non voglio sciupare nemmeno un piccolo istante.





Ma prima voglio farvi conoscere la mia casetta e il suo interno; sono sicura che rimarrete stupiti.


Come sapete mi è stato assegnato un appartamento scavato nel tronco di un albero e posso assicurarvi che mai avrei immaginato potesse essere tanto comodo ed accogliente. Dall'esterno mi facevo un mucchio di domande; i pregiudizi che ci ingombrano la testa, ci fanno credere possibili solo quelle cose che la mente razionale (e limitata) riesce a concepire.



Come faro' ad entrare? riusciro' a muovermi e il letto, che dimensioni potrà avere il mio nuovo letto?
 





In realtà tutto è possibile, basta avere un cuore aperto e disposto a credere che ogni limite puo' essere superato. 


Infatti, la mia nuova casa è straordinariamente confortevole ed è dotata di tutto quanto è necessario per vivere bene e a lungo. Vi assicuro che non mi manca nulla, c'è proprio tutto.


Mi piacerebbe tanto potervi invitare, ma non è possibile, devo accontentarmi di mostrarvi le foto. Certo non so cosa potrei desiderare di piu'.





Mi sento come una regina! 




E se mi affaccio o esco fuori nel piccolo giardinetto, sono immediatamente avvolta dalla magia del luogo.

 

Attorno a me il silenzio è profondo, intenso e rincuorante. Sento che tutto è popolato, vivo e piacevolmente vibrante. Qui la solitudine non esiste, sai che c'è sempre qualcuno accanto a te ... anche se i tuoi occhi non lo vedono.


Ma adesso vi devo lasciare, ho già raccontato troppo ed il tempo corre veloce. Sento la profonda necessità di entrare dentro di me, isolarmi e studiare. Ho sfogliato il libro che mi è stato consegnato e fin dalle prime pagine l'ho trovato appassionante e ricco di insegnamenti preziosi. Non voglio rischiare di farmi sgridare un'altra volta, né voglio dimenticare le responsabilità che mi attendono.

Scusate, non posso piu' attardarmi. Grazie di cuore per avermi letto e fatto compagnia, sono sicura che molto presto avro' un mucchio di nuove cose da raccontare. Voi rimanete collegati e questo splendido viaggio lo faremo insieme e sarà ancora piu' bello.

Vi abbraccio forte e vi voglio bene.


giovedì 7 agosto 2014

A scuola dal Gufo


 


Ricordate la Pecorella ?
 

Sono trascorsi molti mesi da quando ha lasciato il gregge e si è avventurata da sola in un viaggio che avrebbe cambiato la sua vita.



Aveva camminato a lungo, allontanandosi ogni giorno di piu' dai luoghi che l'avevano vista crescere e dove erano rimaste le pecore del suo gruppo. Ad ogni passo lasciava le rassicuranti abitudini e le relazioni che avevano fino a quel giorno definito il suo mondo, per trovarsi in luoghi misteriosi e sconosciuti, lontana da ogni punto di riferimento, in balia delle sue paure e dei suoi dubbi.



La solitudine, la lontananza, il venir meno delle cose familiari e conosciute, avevano creato in lei un grande subbuglio. Eppure ad ogni passo, nonostante la mente le suggerisse di abbandonare l'impresa e di ritornare docilmente nel luogo da dove era venuta, la pecorella si accorgeva che qualcosa dentro di lei prendeva sempre piu' forma e colore.
Sentiva nel suo cuore una grande calma ed una sicura determinazione a proseguire. Aveva bisogno di capire, di guardare dentro di sé e di conoscersi e cio' era piu' importante di tutto.

Anche se la mente non faceva che suggerirle enormi paure e le solite esitazioni, lei sentiva rafforzarsi quel profondo bisogno di verità che le aveva dato il coraggio di partire e che diventava sempre piu' forte, nonostante le ombre del bosco la intimorissero e la solitudine la spaventasse.





Penso a lei sovente e vorrei avere sue notizie.



Il mondo degli umani, ingorgato di cose da fare e di parole inutili, non mi ha permesso di fare un salto nel bosco fatato e di sapere cosa fosse nel frattempo accaduto.

In questi giorni pero' la sto pensando piu' del solito; forse perchè mi sento come lei e sono alla ricerca di nuove e piu' complete risposte. Ho la sua stessa necessità interiore di capire e di andare oltre le apparenze, sono alla ricerca di un nuovo e piu' maturo equilibrio ed allora mi obbligo a fermarmi.

Poiché da tempo ho capito che niente è piu' importante della propria evoluzione e del proprio miglioramento interiore,  decido di interrompere ogni impegno e do' voce allo slancio del mio cuore. So bene che dietro alle mie ispirazioni ed intuizioni, si nascondono sempre le risposte che cerco;  tutto è immediato e semplice, ma a noi piace complicare tutto.

Basta poco per lasciare il mondo visibile ed il suo limitato orizzonte.

Quando le solite risposte non mi soddisfano piu' ed il mondo che fino a ieri mi sembrava sicuro ed appagante, diventa stretto e limitato, è giunto il tempo che io faccia un nuovo sforzo e compia un ulteriore passo in avanti,  dentro di me.

Allora chiudo gli occhi, respiro lentamente, sento il mio corpo; mi rilasso ed in un attimo attraverso quel confine invisibile e sacro che separa l'esterno dall'interno. In un rapido istante sono a mia volta, come un tempo lo fu la pecorella, davanti alla Porta Misteriosa.
 

Sono emozionata e felice, il mondo visibile è nulla al confronto di quello invisibile, il primo è lo strumento del secondo ed insieme formano una perfetta Unità.
Varco la soglia ed il mio passo si fa esitante, rallento poiché voglio essere consapevole di questo meraviglioso momento. 

In un attimo torno al mondo delle apparenze e mi ricordo di quante volte, immersa nel mio "sonno quotidiano", compio gesti ed azioni in maniera talmente automatica e meccanica, da non riuscire a ricordare se io li abbia veramente compiuti.

Quante volte mi chiedo: "Avro' chiuso la porta"? 
E poiché sovente non riesco a ricordare di averlo fatto, sono costretta a rimproverarmi e a chiedermi: 
"Dov'ero mentre chiudevo la porta"? 

Proprio per questo motivo ora voglio essere attenta e per un attimo uscire dal sonno. 

 

Sono sveglia, consapevole di essere all'ingresso di un mondo fatto di simboli e di misteri e voglio godere pienamente di questo meraviglioso istante. 

Sto per entrare in un mondo che ha abbandonato l'importanza delle forme, per dare valore ai simboli e ad ogni insegnamento che si trovi nascosto dietro alle apparenze, dietro alle vecchie logiche, scontate, approssimative e basate sulla paura.


Faccio un ultimo, profondo, respiro. E' arrivato il momento. Entro.

All'inizio tutto è avvolto in una coltre di nebbia, la Luce è accecante ed i miei occhi, abituati al grigiore monotono delle cose dense e materiali, fanno fatica ad abituarsi. Qui la luminosità ha tinte e riflessi inspiegabili, tutto è talmente vivido e chiaro che mi è difficile aprire gli occhi, la Luce è troppo forte, i miei occhi non sono in grado di sopportare il bagliore della Verità.


Mi rendo conto che è come se la mia mente fosse troppo limitata ed il mio cuore fosse atrofizzato, mi mancano le risorse e le capacità,  per vedere e distinguere le forme di questo luogo speciale.

I miei occhi non sono abituati ad una tale bellezza e la mia mente non riesce a trovare un posto all'interno di questa saggezza.

 
 
Non sono ancora riuscita ad abituarmi completamente a tutta questa luce, quando vengo colpita dal suono di una voce forte e nello stesso tempo, misurata e calda. Si direbbe che qualcuno di importante e saggio stia parlando.

L'aria è rarefatta ed attorno a me: solo un grande silenzio. Proprio per questo motivo la voce che sento, risuona limpida e sicura ed anch'io, che sono appena giunta in questo luogo straordinario, ne vengo colpita e sopraffatta.



Vorrei avere il tempo di abituarmi e di rendermi bene conto del luogo in cui mi trovo, ma il tono di voce si fa insistente ed io mi sento attirata da quella voce. Alzo lo sguardo e mi accorgo che poco lontano vi è una casetta; le finestre sono illuminate e capisco che chi sta parlando si trova al suo interno.

Decido allora di dirigermi in quella direzione poiché desidero entrare ed assistere alla lezione. Sono consapevole di avere l'incredibile fortuna di poter ascoltare il Gufo che parla, tutti mi hanno parlato della sua straordinaria saggezza ed io vorrei precipitarmi all'interno dell'aula e sedermi felice all'ultimo banco per poterlo ascoltare.

Sto dunque andando verso la casetta, quando improvvisamente il mio passo si blocca e viene sbarrato dalla forza misteriosa e tranquilla di una lumachina. Lei si avvicina lentamente ai miei piedi e poi si ferma intrepida. Anche se è di minuscole dimensioni capisco che con lei non posso scendere a patti, devo obbedire; forse il primo insegnamento l'ho proprio davanti, in questo preciso istante.


"Dimmi un po' , dove credi di andare?"
 "Pensi di essere entrata in un museo o in un parco giochi e credi di poterti dilettare con una rapida visita? Pensi forse che la tua curiosità abbia ogni diritto e ti sia permesso di entrare ed uscire da questo mondo incontaminato, come se fossi a casa tua?
Qui siamo in uno spazio sacro e prima di poter entrare ti devi purificare, ti devi ripulire da ogni falsa credenza e da ogni antico pregiudizio.

Sei disposta a lasciare andare le tue vecchie convinzioni, i tuoi vecchi punti di riferimento, tutte quelle relazioni nelle quali hai un tempo creduto, ma che oggi si rivelano consumate ed inesistenti?
Sei disposta a lasciare andare quello che hai conosciuto e che ti ha ferito, per dimorare in questo luogo nella contemplazione e nel silenzio, abbandonando inutili ricordi ed ogni forma di risentimento?

Devi sapere che qui si imparano tante cose e gli insegnamenti che vengono impartiti sono in grado di cambiare totalmente la tua vita, ma tutto avviene lentamente ed ogni passo è quasi impercettibile. Parola di lumaca.
 

Ero senza parole, mai mi era capitato di trovarmi di fronte ad una creatura che esprimesse tanta forza, sicurezza e determinazione. E' proprio vero: le apparenze ingannano eppure, nel mondo esteriore, esse contano molto e sono sovente determinanti.

Mi rendo improvvisamente conto di trovarmi in un luogo dove tutto sembra ribaltato e la direzione che prendono le cose è l'opposto di quella alla quale sono abituata. Forse qui si insegna a guardare il mondo da una nuova prospettiva, come se vi fossero due strade parallele ed ognuna portasse a visioni e soluzioni completamente diverse.


 


Capisco bene perchè la lumachina abbia voluto mettermi in guardia. Sbarrandomi la strada mi ha fatto capire che non sono ancora pronta per entrare a far parte della Scuola del Gufo e che molte cose dovranno ancora dovute accadere prima che io acquisisca il diritto a comprendere nuovi suoni e partecipare a nuove verità.


Intanto era scesa la notte. Guarda caso stavo esattamente vivendo le stesse sensazioni e gli stessi timori che aveva vissuto la pecorella tempo prima e chissà quanti altri prima di me. Disorientamento, timore, senso di inadeguatezza e nello stesso tempo la straordinaria felicità di trovarmi in questo luogo meraviglioso, unita all'incredibile voglia di restarci per poter imparare.

Improvvisamente sentii uno strano fruscio e mi venne in mente la pecorella; chissà quante volte deve aver anche lei sobbalzato, sentendo un rumore sconosciuto. La paura con la quale conviviamo in ogni istante della nostra vita, ha talmente impregnato le nostre cellule, che davanti ad ogni cosa sconosciuta immediatamente suona il campanello d'allarme. Subito ci ritraiamo spaventati e diffidenti, siamo certi che da quel suono non possa uscire nulla di buono; siamo sicuri che quel rumore rappresenti un pericolo ed è proprio da questo insano timore che nasce la nostra sconfitta.

Mi faccio coraggio ed abbasso gli occhi. Ai miei piedi una foglia parla con uno scoiattolo. Non capisco cosa si stiano dicendo, ma percepisco l'immediatezza di quel dialogo e la profonda intimità che sta legando quelle due creature. 
 

Cosa staranno dicendosi? Il mio cuore atrofizzato e la mente rigidamente aggrappata alle solite idee, non mi permettono di capire quel linguaggio, cosi intenso e pieno di affetto.

La paura rende ciechi e sordi ed anche se non capisco le parole, la mia sensibilità è toccata dall'intensità del dialogo e dall'amorevolezza di quella scena. Il mio cuore ne rimane stupito e per la prima volta capisco interiormente, che tutto è veramente possibile.

Accade allora, contro ogni logica e a dispetto di ogni pregiudizio, che come era stato per la pecorella, anch'io provo la profonda sensazione di trovarmi in un luogo sicuro e impregnato di grande energia. Mi sento protetta e sono felice.

Non ho nulla da temere poichè tutto è al posto giusto. Il tempo non esiste e non esistono gli impegni del mondo profano. Avevo desiderato recarmi alla Scuola del Gufo ed ora ho l'immensa fortuna di esserne alle porte.

Che importanza ha se devo aspettare, se devo prendere il tempo per ripulirmi degli abiti vecchi e lasciare andare i vecchi pensieri. Anche questo fa parte della Scuola, il lavoro è veramente iniziato.

In quel preciso istante mi sento interpellare. Questa volta la voce viene dall'alto, alzo gli occhi: un gufo mi osservava attentamente e il suo sguardo è sufficientemente severo da farmi provare un piccolo brivido.

Senza esitare mi rivolge la parola.
"Carissima Amica, non occorre che tu mi dica nulla, né che ti presenti. Qui da noi, le informazioni, (è proprio il caso di dirlo) ... volano.
So chi sei e perchè sei qui ed io ho il compito di trovarti un riparo, una casa nella quale dormire ed abitare nei giorni futuri".

"Ma io ... io devo tornare dall'altra parte, non posso rimanere in questo posto, ho un mucchio di impegni, non ho il tempo".

"Guarda, se non ti conoscessi e non fossi convinto che sei arrivata fino qui, con intenzioni forti e sincere, davanti a queste ridicole argomentazioni ti avrei riaccompagnato al portone e ti avrei pregato di tornare là da dove vieni, chiedendoti di dimenticare questo posto e quello che hai visto. 

Fortunatamente ti conosco e so che il tuo desiderio è serio, anche se ancora fragile e condizionabile; allora ti prego di non aggiungere altro e lasciati guidare.  La sera sta scendendo ed è ora che tu abbia una casa. Attualmente si sono liberati due piccoli appartamenti  e hai la fortuna di poter scegliere quello che piu' ti piace e nel quale avrai la sensazione di sentirti meglio.

Il primo è quello che si trova accanto a me e che tu stessa puoi vedere salendo la scaletta. Al suo interno troverai tutte le cose che ti occorrono e poiché conosciamo il piacere che provi ad arredare l'ambiente in cui vivi, abbiamo messo a tua disposizione un mucchio di mobili e di oggetti vecchi e consumati. Sappiamo che vai sempre al "mercato delle pulci" e sono sicuro che qui troverai molte cose che ti piacciono e ti renderanno felice.

ll secondo appartamento, invece ...
 

Ecco il secondo appartamento, ed è quello che ho scelto. Mi è piaciuto moltissimo perchè era piu' semplice e modesto dell'altro, piu' intimo e nascosto e soprattutto aveva un po' di giardino e un piccolo orticello.

Se devo stare qui, e non so per quanto tempo, sono sicura che avro' bisogno di circondarmi di qualche pianta e fiore profumato. 

Insomma, questa è la mia nuova casa. Chi lo avrebbe detto? Per il momento è tutto molto confuso, sto improvvisamente vivendo una novità inaspettata e l'energia di questo luogo è talmente limpida e pura che i miei polmoni non ne sono abituati. Il mio cuore batte all'impazzata e sento il profondo bisogno di fermarmi per riposare.

Mentre vi parlo sono già all'interno della mia nuova casetta, mi ci sento bene e mi piace un sacco.

Vi ringrazio con tutto il cuore, di avermi accompagnato in questo viaggio straordinario, senza di voi non sarebbe stato cosi bello, né avrei potuto provare il piacere di raccontare tutte queste cose.  Ora spengo la luce, ma state tranquilli, avrete presto mie notizie e non manchero' di tenervi al corrente per  farvi sapere quanto mi sta accadendo e dove mi trovo.

Buonanotte a tutti e a presto.


giovedì 31 luglio 2014

Frustrazione e rabbia ... veleni mortali



Alzo lo sguardo ed attorno a me non vedo altro: persone infelici ed arrabbiate, espressioni cupe, sguardi diffidenti ed accusatori, nervi a fior di pelle. L'essere umano è giunto sull'orlo del baratro, si trova di fronte al precipizio.
 
 

Le pause di calma e conforto sono sempre piu' brevi, inconsistenti ed invisibili.

Non c'è spazio per le sensazioni positive se non quelle create dalla rapida illusione del sogno e dell'immaginazione, fragili compensi di un animo scontento e disperato, costantemente inquieto.


Esiste qualche castello in aria che ci fa sperare che il domani possa essere diverso, che i colleghi cambino, che i vicini si trasferiscano, che i figli escano da casa, che il capo ufficio si accorga delle nostre straordinarie qualità e che la nostra anima gemella lo diventi veramente e ci comprenda, ci ami, ci gratifichi e pensi solo a noi.

In altre parole vorremmo che il nostro mondo diventasse un'oasi di pace. Vorremmo vivere una vita senza problemi, senza ostacoli, senza sofferenza, senza malattie. Ci sentiamo troppo indifesi e vulnerabili, impotenti e disorientati, per affrontare le insidie del mondo.


Niente è come vorremmo, le nostre aspettative sono continuamente disattese, ci sentiamo molto soli ed incompresi. La nostra vita ci sembra non avere molto senso e ci tuffiamo nelle cose da fare o nel mare di parole, per dimenticare il nostro dolore e per non sentirlo troppo profondamente.

Siamo molto arrabbiati ed infelici poiché vorremmo essere gratificati e riconosciuti, ci piacerebbe essere al centro del mondo affinché ogni nostro bisogno emotivo venisse soddisfatto e trovasse conforto.

I nostri occhi si muovono avidamente, ma sanno solo posarsi sulle cose che non vanno, sulle ingiustizie che pensiamo di subire, sui torti che ci hanno fatto e sul dolore che abbiamo vissuto. E' come se prendessimo continuamente a morsi il mondo ed ogni morso provocasse dolore.



La colpa è del mondo, dell'esterno, della crudeltà di questa vita, troppo avara di gioie e di ricompense ... proprio a noi, che non abbiamo fatto niente di male...

Nel mio malessere ritengo allora legittimo scaricare sugli altri il mio scontento, del resto è una forza distruttiva che si impone a me e che proprio non riesco a controllare. Il mondo è sbagliato e qualcuno deve pagare, qualcuno deve pagare il prezzo della mia impotenza.


lI mio sistema psichico è sempre piu' fragile e vulnerabile a tal punto che anche le piccole contrarietà mi destabilizzano; ho un ego smisurato che ha continue e pressanti richieste e se esse non vengono soddisfatte scoppia dentro di me un male di vivere esasperato e crudele e l'unico sfogo che riesco ad immaginare è volere che il mondo paghi il prezzo della mia infelicità.

Se parlo con qualcuno, non è per ascoltare quello che mi sta dicendo, ma  per sputargli addosso le paure che mi attanagliano il cuore e lui fa la stessa cosa con me. Riversiamo su chi ci è accanto la nostra ansia, poiché speriamo che lui sia piu' forte di noi e ci sappia consolare. Oppure vogliamo semplicemente liberarci di quel peso mostruoso per provare infantilmente ad allontanarlo da noi, senza chiederci perchè ci appartenga e perchè sia venuto a bussare proprio alla nostra porta.


Mai come ora percepisco la sofferenza del mondo, il male di vivere che appartiene ad ognuno. Un male straziante tanto piu' intenso quanto maggiore è il benessere che ci circonda.


 


Ma allora perchè ho deciso di scrivere questo Post ?



Perchè mi viene da ridere. 

Perchè non abbiamo capito niente e ci riempiamo la testa di convinzioni assurde e limitate suggerite da una mente che ha paura, che vuole controllare, che è piena di pregiudizi e di credenze sterili ed antiquate.

Perchè siamo convinti di avere ragione e non ci accorgiamo di quanto siamo ridicoli. Ci nascondiamo dietro ad assurde maschere di perbenismo e di conformismo in cui la Responsabilità e la Coscienza non hanno spazio, né esistenza.
 


Perchè nonostante i nostri anni e le esperienze vissute, siamo completamente  privi di saggezza, di compassione e di dignità. Ci affidiamo ciecamente a conoscenze superficiali e sommarie e non facciamo il minimo sforzo per conoscere noi stessi e la Sacralità della Vita.



Perchè scappiamo come animali spaventati davanti alle difficoltà, nelle relazioni, di fronte ai nostri talenti e alle nostre possibilità creative. Perchè siamo disfattisti, rassegnati, banalmente superficiali ed egocentrici. Perchè abbiamo paura delle nostre emozioni e dei nostri sentimenti. Abbiamo paura di toccare, di amare, di soffrire, di esistere.

Puniamo i nostri figli se non si comportano bene, ma ci buttiamo a terra e facciamo i capricci se la nostra permalosità è stata sfiorata.

Mi viene da ridere perchè sappiamo solo lamentarci e fare le vittime, accusiamo il mondo della nostra infelicità e mai ci sfiora l'idea di diventare responsabili dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e delle nostre azioni.

Perchè siamo subito pronti a giustificarci ed assolverci, ma non riusciamo mai a giustificare e perdonare gli altri.

Rido perchè non vediamo altre soluzioni e ci facciamo male,
 tanto male ... e tutto da soli.



Ci alziamo al mattino e già siamo di cattivo umore, oppressi e scontenti. Intenti a rimuginare, immersi nei se e nei ma. I nostri occhi, come il nostro cuore, sono chiusi a tutto, sempre sulla difensiva, immersi nel giudizio. 

"Se si comportasse cosi - Se facesse questo - Se mi considerasse - Se non avessi fatto quello, oppure se lo avessi fatto. - Possibile che non si accorgano delle mie qualità, dei miei sforzi, dei miei sacrifici" ?.



SEMPRE I SOLITI RAGIONAMENTI, SEMPRE IL SOLITO VITTIMISMO.
 MA NON SIAMO STANCHI DI VIVERE COSI MALE?


Il mondo non ha colpe,
il mondo è esattamente lo specchio del nostro mondo interiore,
in esso riflettiamo le nostre percezioni distorte,
i nostri pensieri sempre uguali,
il nostro vittimismo,
il nostro potere distruttivo.

Soffriamo per anni inutilmente rimuginando i soliti pensieri,
accaparrati solo da cio' che sembra non andare come vorremmo,
che ci sembra sbagliato, assurdo o brutto.

Quanta sofferenza inutile portiamo nella nostra vita giorno dopo giorno,
senza capire, senza fermarci, senza entrare nel silenzio.

Perfino il silenzio ci fa paura.



Abbiamo paura, il terrore di vivere. 
Paura di esistere, paura di soffrire, 
paura di ammalarci, di essere soli,
paura di perdere, paura di morire. 

Paura di tutto. 
La nostra vita è solo paura.

Ma questa non è Vita. La Vita è altro.