domenica 15 marzo 2015

BESSY, LA PICCOLA VOLPE


C'era una volta una giovane volpe di nome Bessy. Aveva un carattere allegro e spensierato, le piaceva giocare, ridere e saltare e viveva insieme ai propri genitori e alle altre volpi in un fitto bosco di castagni, ai piedi della montagna.

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Nonostante Bessy avesse molti fratelli e sorelle con i quali giocare felice, lei preferiva allontanarsi dal gruppo ed avventurarsi da sola giu' dalla collina; era curiosa di conoscere il mondo che la circondava. Le novità, anziché spaventarla, la divertivano molto e cosi ogni mattina, appena sveglia, non vedeva l'ora di uscire e correre a perdifiato negli immensi prati che scendevano a valle.


Mentre correva contenta, le piaceva sentire il rumore del vento infilarsi fra gli alberi, guardava l'ombra delle nubi mentre giocavano col sole, ma il massimo della felicità lo provava quando incontrava quei grossi massi che ci sono sovente in montagna: appena ne trovava uno prendeva bene la rincorsa e poi saltava giu'. Era un gioco entusiasmante e lo ripeteva senza fine perché le offriva  la stupenda sensazione di poter volare; era una manciata di secondi, ma ciò bastava a renderla felice.


Insomma: Bessy non era una volpe qualunque, aveva qualcosa di simpatico e sicuramente diverso.

Un giorno, durante una delle sue fughe avventurose, si trovo' improvvisamente in una bellissima radura; era un prato tranquillo,  avvolto da una splendida luce, l'aria era tiepida ed alberi ad alto fusto facevano corona a quel luogo incantato.
Che posto meraviglioso ho scoperto! Che energia speciale respiro in questo luogo!

Non aveva ancora finito di ripetere a se stessa queste frasi rassicuranti, quando un lieve fruscio attiro' la sua attenzione: qualcuno la stava osservando, ma non voleva essere visto.

Tese bene le orecchie ed ecco giungere un altro rumore, dietro a lei qualcuno si stava avvicinando e i rami piu' secchi stavano scricchiolando sotto al suo peso. Si acquatto', divertita e curiosa, facendo finta di nascondersi ed improvvisamente un frullio d'ali attiro' la sua attenzione.



Quel posto era stranamente popolato, c'erano altri animali e questa idea la rendeva felice, aveva finalmente trovato qualcuno.
Speriamo che non sia una volpe - disse fra sé - di solito sono sempre cosi noiose!
 Ad un tratto alzo' il  muso e vide, nascosto in un tronco, uno scoiattolo che la stava guardando.



Ciao bella volpettina, da dove vieni?  Ti sei forse persa? 
Le chiese curioso.


Bessy non aspettava altro, era tanto tempo che desiderava avere dei nuovi amici e quella voce invitante la rese felice.

Ciao scoiattolo, mi chiamo Bessy, abito poco lontano e questa radura è un posto bellissimo, ma prima di continuare con le presentazioni voglio che tu sappia una cosa importante perchè non voglio malintesi, io sono qui per farmi degli amici e non ho nessuna intenzione di farti del male; dillo pure in giro, io ho solo voglia di giocare e di condividere la mia allegria.

Lo scoiattolo non fu minimamente sorpreso dalle parole della piccola volpe e le rispose ricambiando l'affetto e lo stesso entusiasmo.
Cara Bessy, ti stavamo aspettando sai? Da giorni il Gufo aveva annunciato la tua visita ed eravamo impazienti di conoscerti.
Questo luogo è davvero speciale e noi ci ritroviamo qui, ogni settimana, per la riunione del mercoledì.  Siamo una comunità di giovani animali che vuole imparare a vivere e crescere secondo dei nuovi valori. Non siamo dei contestatori come qualcuno potrebbe pensare, abbiamo solo voglia di capire come funziona la Vita e perché siamo su questa terra.
Ciascuno di noi, per diverse ragioni, ha compreso che le regole sociali e gli insegnamenti che da secoli le creature si tramandano, non sono altro che condizionamenti pericolosi che incitano alla paura e alla divisione. E così, un bel giorno, una forza misteriosa ci ha fatto giungere in questo luogo e la cosa più sorprendente è che ogni giorno arrivano nuove creature.
Io sono stato uno dei primi e quando arrivai c'erano già  due ricci fra di loro fratelli e i coniglietti che ora si stanno nascondendo dietro ai fiori gialli; ad aspettarci - sul ramo di quella grossa quercia - c'era il Gufo che proprio in questo momento ti sta osservando.

La nostra piccola Bessy era entusiasta per quanto le stava accadendo, non se ne rendeva conto, ma aveva trovato proprio ciò che desiderava da tempo: degli amici e una vera scuola. Improvvisamente capi' cos'era quella forza che ogni giorno la spingeva a lasciare la sua confortevole tana per andare alla ricerca di qualcosa di nuovo ed indefinibile, quell'insoddisfazione che provava dentro di sé, ogni volta che udiva ripetere le solite raccomandazioni e le solite frasi.


Lei, aveva voglia di imparare, voleva sapere perché i fiori abbiano un profumo e siano di tanti, diversi, colori; si domandava come mai improvvisamente ci si senta tristi ed altre volte, invece, allegri e spensierati. Voleva sapere perché certe volpi litighino sempre fra di loro e non riescano a comprendersi, nonostante si somiglino e, magari, abbiano anche scelto di sposarsi. E poi c'era una domanda che più di altre voleva una risposta: perché esistono la sofferenza, la malattia e la morte?

Improvvisamente ricordo' quando era morto il suo amato nonno, tutti piangevano, ma nessuno aveva saputo spiegarle perché, ad un tratto, si debba lasciare la terra. Il nonno era morto per sempre? Dove sarebbero finiti il suo sapere e tutte le cose belle che le aveva insegnato?

Bessy aveva provato a rivolgere alla mamma qualche timida domanda, ma non ebbe le risposte che cercava e questo la convinse che vi erano molte ombre nelle conoscenze e nella vita delle volpi. Loro si credevano astute, pensavano di poter controllare l'esistenza, sembravano sicure, ma in realtà erano molto fragili e in balia degli eventi.

Che cosa strana e meravigliosa era la vita! Le apparenze mostravano una cosa, ma dietro ad esse la verità era sempre un'altra.

Bessy era immersa in queste riflessioni e stava godendo la magica atmosfera di quel luogo sconosciuto, quando improvvisamente risuono', nell'intera radura, il suono maestoso di un Gong.


Presto, presto, avviamoci.

Comincia la lezione; non dobbiamo arrivare in ritardo, potremmo perderci qualche rivelazione importante; su, volpetta, è ora di andare, sbrighiamoci.

Il tono deciso dello scoiattolo non lasciava spazio alle esitazioni e con una balzo sicuro la nostra Bessy segui' lo scoiattolo ed insieme arrivarono al luogo della riunione.



... lta vi vedo numerosi e sono felice di potervi di nuovo incontrare ...


La lezione era già incominciata, il prato era pieno di animali; alcuni si erano accovacciati, altri invece si erano raggruppati all'ombra di una grande quercia; tutti erano come rapiti da quanto udivano ed in quel luogo della terra, sconosciuto e lontano, regnava un silenzio perfetto.

Inutile dire che la nostra Bessy era emozionata e felice, ancora incredula di quanto stava vivendo, non voleva perdersi una parola di quanto il gufo avrebbe detto.

Il tono di voce del gufo era fermo, quasi arrabbiato; sicuramente stava spronando l'assemblea ad un ascolto attento affinché quegli istanti non andassero perduti.

Oggi, carissimi Animali, voglio rispondere ad una domanda che qualcuno di voi mi ha posto la settimana scorsa. Si tratta di una domanda importantissima, direi fondamentale e sono sicuro che interesserà ciascuno di voi.

Siete giovani ed intelligenti, le vostre menti sono aperte e potete accedere ad informazioni che gli adulti non capirebbero e ciò a causa di millenni di condizionamenti e paure. 

La mente delle creature terrestri è avvolta nell'illusione, è immersa in una nebbia fitta ed impenetrabile fatta di credenze e di pregiudizi; non lo sanno, ma questo annebbiamento li tiene prigionieri e li rende incapaci di vedere oltre le apparenze.



Voi appartenete al futuro, i vostri occhi ed il vostro cuore sono aperti e disponibili e questo è una grande forza; voi rappresentate la speranza dell'umanità.




Quale era la domanda? - chiese ad un tratto una cinciallegra  impaziente.

 Perché siamo su questa terra? - rispose gentilmente il Gufo.

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Bessy rimase senza parole, questa era proprio una delle domande che più la tormentavano; il Gufo le aveva letto nel pensiero.

Tante volte si era chiesta perché lei fosse una volpe con quelle caratteristiche; perché fosse nata proprio in quel luogo e non in un altro, avesse quella famiglia e parlasse quella lingua, quando nel mondo c'erano milioni di altre volpi tutte diverse da lei. A volte questo pensiero le dava le vertigini.

In certi momenti le sembrava che la sua vita avesse un profondo significato, mentre altre volte le sembrava che non ne avesse ed allora lei si sentiva disorientata e triste, perduta nell'immensità di una vita senza risposte.


Quale direzione prendere? 

Perchè vivere? 

Cos'è la Vita?


Quando era nel branco, insieme alle altre volpi, udiva le loro lamentele, i loro pensieri di tristezza o di delusione e non capiva se la vita avesse un senso o se non fosse altro che un freddo scenario, nel quale accadevano tante cose incomprensibili e dolorose.  In lei le domande si accavallavano senza sosta ed il nonno non poteva più aiutarla.


Ad un tratto, la voce del gufo interruppe i suoi ricordi.

Mie care e bellissime creature, leggo nei vostri cuori e vedo pensieri ed emozioni contrastanti. La luce ed il buio sembrano in conflitto, la paura e la speranza combattono fra di loro.
L'educazione che ricevete vorrebbe farvi accettare le solite risposte, sommarie e scontate, ma voi sentite nel petto qualcosa che batte e che prova un indicibile desiderio di luce; come una nostalgia, un desiderio di calore e di pace.  

Non lo sapete, ma siete giunti alla soglia di un mondo in cui, le cose nascoste, parlano più di quelle che si vedono e saranno la vostra intelligenza ed i vostri sentimenti ad ispirarvi e guidarvi nella via. 


Il contrasto e la tensione dolorosa che provate fra il coraggio di credere e l'inerzia di abbandonarvi alla rassegnazione, sono normali ed appartengono alla vostra condizione, ma ora avete la possibilità di superarli e di vedere cose nuove.  

La strada è lunga ed impegnativa, verrete messi alla prova e molti di voi desisteranno; l'entusiasmo che ora provate, scemerà rapidamente e la vostra costanza ed il vostro coraggio dovranno ogni giorno essere rinnovati, ma io vi assicuro che non ve ne pentirete. 



I motivi che spiegano la vostra presenza sulla terra sono numerosi e tutti hanno un unico filo conduttore: l'Evoluzione spirituale di ogni individuo e dell'Umanità tutta intera. Io sono qui per spiegarvi certe cose, rivelarvi le sfumature che compongono il quadro armonioso dell'Universo, affinché possiate abbracciare la Vita con gioia e con riconoscenza.

Vi prego di credermi e posso assicurarvi che con il tempo diverrete sempre più consapevoli di una meravigliosa verità: nessuna creatura umana è sulla terra per un fatto casuale e meccanico; nell'Universo la banalità non esiste, ogni esistenza ha uno scopo ed un preciso destino.

Ciascuno ha una storia personale da svolgere ed è questo che dobbiamo capire e conoscere.
La vostra Anima ha scelto in maniera consapevole in quale famiglia nascere, in quale regione del mondo vivere e quali caratteristiche, fisiche e di carattere, avere.

Ancora non riuscite a capirlo, ma tutto è divinamente concepito, l'Universo è una meravigliosa orchestra che suona all'unisono.






Il primo segreto che voglio rivelarvi è appunto questo: nulla è casuale ed ogni istante della vostra esistenza lo avete scelto proprio voi, per il suo valore pedagogico, espressivo e redentivo.

La sofferenza delle creature è causata dal fatto che guardano la trama del tessuto della loro vita, dalla parte sbagliata. Per loro l'esistenza non sembra essere altro che un intricato e disordinato insieme di fili; non vi è un disegno, ma solo colori che si accavallano, nodi difficili da sciogliere, sovrapposizioni disordinate ed incoerenti. 

La vita sembra inutilmente dolorosa e scomposta, proprio perché la bellezza del disegno è dalla parte opposta, quella che nessuno prova a vedere.


E' troppo difficile da capire, ho detto cose troppo complicate? 

Non abbiate paura, poco a poco vi familiarizzerete con questo linguaggio e le risposte banali del mondo, vi sembreranno sempre più vuote e senza senso.






Bessy si era sforzata di seguire con attenzione il discorso del Gufo; è vero che in certi momenti tutto diventava impegnativo e molto complicato, ma lei non era un tipo che si scoraggiava facilmente e le difficoltà non le facevano paura.




Una volta di più le venne in mente il nonno e provo' un sentimento di grande tenerezza e nostalgia; ricordo' i lunghi momenti invernali, quando al caldo della tana lui le raccontava le fiabe e lei si addormentava felice.


Il nonno le parlava sempre dei simboli, le spiegava che ogni avvenimento nasconde un significato ed aggiungeva che è dovere di ognuno scoprirlo, per poter imparare i segreti della vita.






Guarda bene Bessy, non ti fermare mai alle apparenze, la vita è un grande dono, non perdere l'occasione di crescere e di capire.  Non sprecare la tua esistenza, un giorno capirai che essa è sacra. 


Quante volte le aveva ripetuto queste cose!







I ricordi si stavano sempre più impossessando di lei quando, maestoso, il gong  risuono'. L'incontro era finito ed il Gufo si sarebbe ritirato; per oggi l'insegnamento era concluso ed ognuno aveva  elementi per riflettere e meditare.

Gli animali incominciarono a disperdersi per tornare ognuno alle proprie case e dalle proprie famiglie.  Bessy alzo' il musetto curioso e le sembro' che il gufo fosse sparito.



Mentre l'assemblea si scioglieva, Bessy si accorse che il Gong aveva creato un magico effetto. Per uno strano gioco di vibrazioni e di note esso aveva prodotto una separazione netta, come un taglio deciso nell'atmosfera: improvvisamente il mondo che accoglieva la scuola del Gufo era sparito ed era stato sostituito dal quotidiano più monotono ed opaco al quale ogni creatura è abituata.


Avro' sognato tutto? La scuola del Gufo esiste veramente? - Per un attimo Bessy provo' un profondo smarrimento, una tristezza cupa ed un senso di disperazione assalirono il suo cuore.

No, non è possibile. Era tutto vero, non può essere stato un sogno. Io ho sentito dentro di me qualcosa di speciale, non può essere stata solo una fantasia. Io voglio frequentare quella scuola!

Stava per mettersi a piangere e dare sfogo alla sua delusione quando, una volta di più, le vennero in mente le parole del nonno:

Cara Bessy, sappi che giungeranno sicuramente nella tua vita, momenti bui e di sconforto profondo. In quegli istanti ti sentirai smarrita e dubiterai di tutto, farai fatica a capire cosa sia vero e cosa non lo sia, cosa sia giusto e cosa, apparentemente, non lo sia. 

Ti sentirai sola e abbandonata, eppure si tratterà di momenti di fondamentale importanza. 

La Vita, proprio in quegli istanti, ti starà osservando e misurerà il tuo coraggio e la tua fede. E' importante che tu non abbia paura, ma voglia coltivare una grande fiducia. Non dare troppa importanza ai dubbi e ai timori e soprattutto non dubitare mai di cio' che provi dentro al tuo cuore, ma impegnati a dar forza ai tuoi desideri.


La Vita è come un campo di fiori, ogni esperienza ha un suo colore ed una sua sfumatura, non ci sono fiori brutti o dai colori sbagliati e tutto concorre alla bellezza e alla preziosità del tuo campo, al valore della tua esistenza.

Il nonno aveva sempre ragione e lei lo avrebbe ascoltato anche questa volta. Oggi, nella radura, aveva vissuto un esperienza meravigliosa ed era l'unica cosa che contava. Ora poteva tornare a casa felice ed attendere fiduciosa, il prossimo incontro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...


Post incredibilmente di impatto, bellissimo , le foto dolci e azzeccatissime, molto scorrevole,delicato e come sempre profondo. Ti confesso che in alcune parti mi é venuta la pelle d'oca.
Complimenti veramente.

IDK ha detto...

Anch'io attendo fiduciosa il prossimo incontro e spero di diventare sempre più partecipe della mia Vita. Non dovresti smettere di scrivere, le tue storie hanno senso.