sabato 28 settembre 2013

Diecimila


Oggi festeggio le mie prime 10'000 visualizzazioni



Un vero record, 
non avrei mai immaginato di arrivare a quota 10'000.

GRAZIE
di



a chi ha contribuito a questo sensazionale traguardo.

L'Amicizia, l'affetto, il calore e la condivisione sono valori che superano le diversità.


 Tutto è vivo e in continuo cambiamento, 
basta solo voler uscire dal proprio guscio e dalle proprie paure.

L'Amore di cui ci riempiamo la bocca, fa tanta paura


ma è a portata di mano ed è cosi' bello lasciarsi trasformare.

Il timore del giudizio, la diffidenza, il sentirsi inadeguati
sono segreti inutili che domandano solo di essere liberati.



I miracoli, allora, non tarderanno ad arrivare




Ho fatto proprio bene a buttarmi





sapeste come mi sento leggeraaaaa



Baci a tutti.

mercoledì 18 settembre 2013

Il cambiamento fa paura



Sono appena tornata da Bournemouth, sono stata a casa della mia amica Delphine che si è recentemente trasferita nel Dorset, una magnifica regione nel sud dell'Inghilterra.

Qualche mese fa mi aveva annunciato l'imminente trasloco, il marito era stato trasferito per lavoro e lei aveva deciso di seguirlo e di lasciare le abitudini, la famiglia e gli amici per fare questa nuova esperienza.
In realtà i buoni collegamenti avrebbero facilmente permesso di ritrovarsi ogni fine settimana, ma lei, dopo infiniti dubbi, ha preferito lasciare il proprio lavoro e partire, come per incominciare una nuova vita, per vivere una nuova esperienza.

Quando, la primavera scorsa mi telefono' per dirmi quanto stava accadendo e per comunicarmi il dilemma difficile nel quale si trovava, sentii nel tono della sua voce la contrapposizione naturale di sentimenti diversi: la curiosità si mescolava all'esitazione e alla paura.


Cercai di mettermi al suo posto e pur condividendo un naturale sentimento di timore, non esitai ad appoggiare la sua scelta di trasformazione totale e di nuovo inizio.
Delphine è stata senz'altro aiutata dal sapere che l'attendevano dei posti incantevoli e davvero speciali, ma vi assicuro che prima di arrivare alla decisione finale abbiamo vissuto un vero e proprio travaglio.

Parto, non parto?  E se poi perdo tutto? Chissà cosa trovero' ? E se non riusciro' ad integrarmi? E poi sono lontana dal resto della famiglia ... i genitori sono anziani ... i figli (laureati e con lavoro) hanno bisogno di me.

La mente era tutto un subbuglio, le sembrava di tradire il suo passato e le sue origini. Le sembrava di abbandonare tutti ... o forse era lei a sentirsi abbandonata. In ogni caso di abbandono si trattava.

Modificare le nostre abitudini ci fa sempre molta paura ed anche se diciamo che la quotidianità ci annoia e vorremmo tanto lasciarcela alle spalle, in realtà di fronte ad una concreta possibilità di cambiamento e di radicale trasformazione, giungere a compiere il passo di lasciarsi dietro quelle cose della nostra vita che ci hanno fino a quel momento definito, domanda molta determinazione e molto coraggio.
Quanti di noi sono partiti ed hanno lasciato un luogo, un lavoro, un progetto o un amore e quanto, ciascuna di quelle decisioni, ha domandato il superamento di timori profondi.


Abbiamo paura del cambiamento perchè abbiamo paura di cio' che non conosciamo, le nostre piccole sicurezze, anche se fragili ed illusorie, nei momenti della scelta diventano punti di riferimento sicuri, certezze inossidabili. Un attimo prima ci sentivamo soffocare ed ora, proprio di quelle cose, non possiamo fare a meno.

Maison and Co. feature on Charles Faudree Delphine, mi chiese di andarla a trovare perchè era proprio triste e sconcertata, dilaniata dai dubbi e dai sensi di colpa.


La decisione finale ha domandato molte energie ed anche molte lacrime. La mente di Delphine era un schermo sul quale apparivano e poi sparivano a ritmi alterni, esitazioni, dubbi e certezze.



Ci sedemmo al suo tavolo, in cucina, e parlammo a lungo.


Mi raccontava della casa che avevano abitato per tanti anni e nella quale erano cresciuti i figli e che ora avrebbero dovuto lasciare, le venivano in mente le feste di Natale o i litigi con la suocera. E mentre evocava tanti momenti preziosi, mi accorgevo di un sottile e diabolico meccanismo suggerito dalla sua mente.

Maison and Co. feature on Charles Faudree
Piu' i ricordi affioravano e piu' sembrava servirsi di dettagli insignificanti per aggrapparsi ad essi, fissarli e farli rivivere; si sarebbe detto che parlandone con dolore e struggimento, essi si legassero a lei in maniera ancora piu' forte e le impedissero di partire. Mi accorgevo che si stava servendo del passato per definire se stessa e proprio per questo non voleva lasciarlo. La casa o il trasferimento, erano solo la punta dell'iceberg, avevano fatto da detonatore affinché Delphine si riappropriasse del proprio passato e tirasse fuori dolori ed incertezze per tanto tempo tenuti segreti.

Maison and Co. feature on Charles FaudreeMentre parlava le si rompeva la voce in gola come se, scegliendo di separarsi da quella dimora, lei distruggesse in maniera deliberata il suo passato. Quando mi accorgevo che la sua mente si aggrovigliava in ragionamenti che potevo comprendere, ma che secondo me diventavano inutilmente dolorosi e non portavano a nulla, la interrompevo e le dicevo:

"Possibile che noi esseri umani, sappiamo solo complicare le cose?"

Viviamo un'intera esistenza sentendoci divisi e tiranneggiati da due spazi temporali, il passato ed il futuro, che in realtà non esistono. 

Maison & Co.:  Designer Alix Ricco ~ Home in Goult, ProvenceQuando siamo tristi ed insoddisfatti ci crogioliamo nei ricordi e ci lasciamo cullare dall'idea di avere vissuto in passato qualcosa di perfetto ed irripetibile. Chi nel passato ha sofferto e pensa di avere subito torti ed ingiustizie, si serve di esso per rivivere il proprio dolore poiché in fondo, sentirci vittime del destino è nobilitante, oppure riempie un vuoto rimasto a lungo dentro di noi.


E nonostante il passato, quanto felice od infelice possa essere stato, non esista veramente piu', ciascuno di noi con la propria mente e con le proprie fantasie lo mantiene in vita per lunghissimi anni. Ci si sente stranamente legati ad una pesante serie di ricordi e di tristi pensieri e non ci rendiamo conto di come, giorno dopo giorno, ci siamo attorcigliati da soli attorno a quella catena di emozioni ferite e di sogni infranti.



 
Crediamo che siano i fatti e le persone a tenerci legati a loro, ma io credo che facciamo tutto da soli; siamo noi ad avvinghiarci alle nostre memorie, proprio perchè abbiamo paura che le cose cambino e la nostra vita possa trasformarsi e non essere piu' la stessa.

Cosa accadrà di noi, se le cose cambiano?


 


Ma non è finita: delusi dal passato o carichi della sua nostalgia, trasferiamo tutte le nostre speranze nel futuro.

Il futuro diventa il luogo dei nostri sogni, il tempo inesorabile dell'attesa; attendiamo il miracolo che farà realizzare i nostri desideri.

Il futuro è quel posto magico dove non esisteranno piu' le nostre spiacevoli e soffocanti frustrazioni.


Ma allora perchè, quel futuro tanto atteso si rivela poi esattamente identico a quel nostro spiacevole passato? Come mai l'agognato cambiamento non si è mai realizzato? Dove avro' sbagliato? Tutto mi sembra rapidamente sfuggito e mi pare di non aver goduto di nulla.

In realtà abbiamo vissuto sempre a metà strada fra i ricordi del passato ed i sogni del futuro; la nostra vita è stata vissuta nella tensione fra due opposti ed il momento presente, l'unico spazio reale che avevamo di fronte, è svanito nel nulla, come se non fosse mai esistito.
Allora volgiamo lo sguardo allesterno e vedendo che anche per gli altri è la stessa cosa, ci rassegniamo e ci ripetiamo vicendevolmente:
"Cosa vuoi farci, questa è la vita, bisogna adattarsi e basta"


Maison and Co. feature on Charles Faudree

Delphine era preda del piu' grande 
sconforto ed aveva infine deciso di non partire. A questo punto pero' Paul, che si era abituato all'idea di avere la moglie accanto a sé, entro' in crisi.

E io, cosa potevo fare? 

Già mi sono accorta, quando parlo ai miei figli, che nel momento in cui la situazione si fa piu' grave e difficile, loro diventano come allergici alle mie teorie spirituali e mi dicono svelti: "Mamma, dici sempre le solite cose,  adesso la situazione è diversa".





"Ma come, diversa? - rispondo io - questo è il momento ideale per rivoluzionare il proprio pensiero!"

"No, guarda, adesso non abbiamo tempo ".

E cosi ciascuno rimane immerso nelle proprie antiche e mai modificate convinzioni, imprigionato nei soliti pensieri, in balia di un sentimento confuso, un misto di rassegnazione e di frustrazione. La vita propone le stesse situazioni affinché si possa trarne un insegnamento; la vita parla attraverso i simboli, il suo linguaggio è semplice, ma la nostra mente è contorta, è attirata delle difficoltà e dalle ombre. La mente crede che piu' una cosa è difficile ed inafferrabile, tanto piu' è vera e degna di attenzione ed allora gli anni passano, attraversiamo anche le esperienze piu' difficili e dolorose senza capirci nulla, la sofferenza è stata inutile. Non ci resta che rimanere con i nostri sensi di colpa e continuare a coltivare quei lontani rancori e tutto continua ad essere pesante e complicato.

 

Intanto io, Delphine e Paul passavamo da un divano ad una sedia, dalla cucina alla sala da pranzo. 

 

Naturalmente oltre ai sensi di colpa incominciavano a venire fuori recriminazioni e vecchie ferite, insomma stava venendo fuori tutto il passato e la partenza in Inghilterra, quasi ce l'eravamo dimenticata.


Io mi accontentavo di ascoltare ed assistere ad una scena che mi era familare poiché apparteneva al quotidiano di ogni coppia; i rimproveri e le rivalse avevano accaparrato tutta l'energia, la confusione regnava su sentimenti ed emozioni.


In quei momenti ho capito che l'unico reale aiuto che possiamo offrire a chi ci ha chiesto presenza ed amicizia, sia la vicinanza. Dobbiamo saperci astenere da consigli ed opinioni, ma dobbiamo essere fisicamente vicini, possiamo prendergli la mano, abbracciarlo, sederci accanto a lui in silenzio e soprattutto dobbiamo ascoltarlo, ascoltarlo col cuore e senza giudizio.
Mentre lui parla si chiarisce e poco a poco trova da solo la soluzione.



Come sono andate a finire le cose, già lo sapete.



Delphine e Paul sono partiti, hanno trovato una bella casa nel Dorset e stanno affrontando insieme sia le novità che gli imprevisti. Io sono appena rientrata, i luoghi sono incantevoli, la loro abitazione mi è piaciuta moltissimo e vedere loro due insieme, mi ha fatto gioire e riflettere, una volta di piu', sul valore immenso della condivisione.




Li ringrazio per aver voluto condividere con me questa loro intensa esperienza ed ho promesso che in primavera andro' senz'altro a trovarli di nuovo. Sono curiosa di conoscere le novità e le sorprese che questo meraviglioso e travagliato cambiamento, ha portato con sé.



lunedì 9 settembre 2013

Voglia di colore



Stamattina in un momento di calma e di dolce far niente ho acceso la televisione, per qualche brevissimo istante si parlava di una pittrice brasiliana vivente, Beatriz Milhazes. Non ne conoscevo l'esistenza, ma sono stata immediatamente colpita dalle sue creazioni.


Mi ero alzata con il progetto di un nuovo post al quale già avevo dato una certa forma raccogliendo con passione fotografie ed immagini, ma ho deciso di farlo attendere poiché i colori delle tele hanno toccato il mio cuore e preso il sopravvento ed allora ho voluto saperne di piu' su quest'artista.


Frequento con regolarità gallerie e mostre ed ho notato come certi miei schemi interpretativi un po' rigidi ed antiquati mi facessero prediligere solo la pittura antica; la linearità delle forme e le perfezioni cromatiche evocavano in me il sentimento dell' armonia e della bellezza e per tanto tempo ho trascurato l'Arte moderna.


Potevo rimanere incantata davanti ad un'opera degli antichi Maestri senza vedere il tempo passare, mi nutrivano sia i dettagli che le vedute d'insieme, mi domandavo come avesse fatto l'artista a creare quell'ombra, quella piega nell'abito sapientemente unita al morbido riflesso del tessuto, osservavo la sapienza nell'uso dei colori per descrivere l'incarnato perfetto di un viso, le pieghe della pelle, i dettagli di una sguardo o di una precisa postura.


Mi sedevo in una sala vuota e mi accadeva di sentirmi profondamente in compagnia, inondata di un'energia creativa e potente, dialetticamente intensa e diversificata, antica di secoli e concentrata in pochi metri quadrati. Pensavo allora al frastuono esterno, ne sentivo il vuoto e la sovente inutilità per paragonarlo al silenzio e all'immobilità dell'interno e scoprire quanto il secondo fosse intensamente vivo e ricco di stimoli.

Visita dopo visita ho con il tempo imparato da apprezzare anche l'Arte moderna.  Non ho fatto studi di Arte e dunque il mio apprezzamento si basa solo sulle mie sensazioni, tuttavia penso che anche il profano, che si accontenta semplicemente di guardare e di "sentire", puo' comprendere ed imparare molte cose.

 
Nell'Arte moderna vi è totale libertà e tu che guardi sei stimolato a capire ed entrare nei pensieri dell'artista. Ti muovi come un equlibrista fra le tue e le sue sensazioni. Ti destreggi e ti sposti timido fra le linee ed i colori, ed impari poco a poco a sentire l'impatto che hanno le immagini sulle tue emozioni.


Impari a stupirti della creatività senza limiti che quell'artista si è potuto permettere e dalla sua libertà creativa passi inevitabilmente alla tua e sei ispirato e motivato ad entrare con coraggio e decisione nei tuoi atti creativi. Senti che il mondo attorno a te è una prateria sconfinata che attende solo di essere percorsa e conosciuta attraverso la libera espressione dei tuoi talenti, delle tue intuizioni ed ispirazioni.
 
Sento che la mia Vita desidera essere vissuta e vuole essere nutrita dalla mia passione.
I riflessi del quotidiano illuminano la mia esistenza, imparo ad ogni passo, l'esterno nutre l'interno e l'interiorità illumina il mondo che mi circonda.

Giorno dopo giorno le tonalità si modificano e si perfezionano, l'esterno e l'interno si fondono insieme dando vita ad un unico spazio ricco di sfaccettature e di colori ed ogni riflesso, nell'unione armoniosa con il tutto, riscalda e rende prezioso ogni istante vissuto.

 
Anche questa volta il contatto con il colore e le sue forme ha ispirato e stimolato la mia parte creativa, ha scardinato i programmi che mi ero fatta e mi ha spinta ad esprimere le mie sensazioni ed i miei sentimenti.  Contrariamente a prima, agli anni passati, in cui mi tenevo segretamente dentro pensieri ed emozioni, ora sento sempre piu' il sincero ed impellente desiderio di comunicarle e condividerle. Nel momento in cui escono da me è come se si moltiplicassero.


Nei quadri di questa donna sento vivacità, allegria, vita, creatività e passione uniti, naturalmente, ad un grande talento.
Di solito esco dalle mie visite nelle gallerie d'arte o nei musei felice ed appagata, anche se devo ammettere che ultimamente, mi accade invece di provare sensazioni quasi spiacevoli, come se le opere che i miei occhi incontrano fossero svuotate di ogni reale contenuto ed addirittura comunicassero sensazioni sgradevoli.
Mi sforzo di guardare oltre le linee, ma non vedo e non sento nulla, come se l'esercizio provocatorio dell'artista fosse fine a se stesso e non vi fosse dietro a quella tela un senso di calore e di amore, quanto piuttosto l'espressione di un disagio od una forma egoica di autocelebrazione.
Ammetto che non ci capisco molto, ma certamente tanti quadri fra i piu' recenti, mi sembrano senza senso.
Fortunatamente ci sono tele che mi stimolano e mi scaldano il cuore.




Forse proprio per le emozioni un poco stanche e disilluse che provo ultimamente, l'artista brasiliana stamattina mi ha colpito molto.


E maggiori sono le immagini che riesco a trovare e tanto piu' forte è il desiderio di pubblicarle e condividerne l'intensità degli stimoli e dei cromatismi. Sono colpita dalla genialità e dalla leggerezza di queste opere, tutte di grandi dimensioni, in cui armonia, libertà ed equlibrio si fondono sapientemente insieme.


Piu' guardo e mi lascio nutrire dall'intensità di queste creazioni e piu' mi ritrovo in esse, mi specchio in questi straordinari disegni e a tratti mi sembra che essi parlino di me e descrivano i miei stati emotivi, i miei progetti e le mie intenzioni. Mi sento come le linee e i colori di questi quadri, l'unione della forma che richiama le cose conosciute e nello stesso l'ispirazione di qualcosa senza forma ma intensamente vivo e ancora sconosciuto e che ha il potere di proiettarmi lontano.


Che bello, una volta tanto è valsa la pena di guardare la televisone.



Buona giornata a tutti e grazie Beatriz !