domenica 23 marzo 2014

La pecorella va dal gufo


 

E giunse il mattino 

 

  


poco a poco le ombre della notte si dissiparono e la luce del primo sole dirado' la bruma, portando il risveglio in quel mondo di pace. Docilmente, ogni creatura usci' dal sonno e si affaccio' al nuovo giorno con la speranza e la fiducia che solo i semplici sanno avere nel cuore.
 


I primi a svegliarsi furono gli uccellini, l'aria frizzante li fece uscire dal nido, si pulirono gioiosi le piume ed incominciarono a cantare, il giorno che stava nascendo li inebriava di felicità.
Mentre la maggior parte di loro faceva i primi vocalizzi e si ripuliva la voce, una piccola delegazione si fece coraggio ed ando' a posarsi proprio vicino al tronco dove la pecorella stava ancora dormendo.



" Buon giorno cara amica, hai dormito bene? Ti abbiamo vegliato tutta la notte e possiamo assicurarti che nessuno ha turbato il tuo sonno.

Tutta la foresta è al corrente della tua presenza e gli abitanti del bosco sono tuoi amici. 

Siamo stati incaricati di dirtelo e di farti sapere che siamo a tua disposizione per qualsiasi  necessità .
Ora pero' ti devi svegliare, il sole è alto nel cielo e hai ancora molta strada da fare. Questo è un giorno importante, il gufo è stato avvisato e ti aspetta.  Non esitare, alzati" !

 

La pecorella apri' gli occhi ed il canto melodioso di quelle creature ebbe il potere di rassicurarla. Per la prima volta in vita sua aveva avuto il coraggio di disubbidire e di allontanarsi dal gregge ed ora si trovava da sola nel bosco, senza protezione né punti di riferimento.

Avrebbe saputo muoversi?
Sarebbe riuscita nel suo intento?
Ed il gufo le avrebbe dato udienza o si sarebbe preso gioco di lei?
In fondo era solo una pecora e le pecore non osano lasciare il gregge.

Non si era ancora completamente svegliata e già nella sua testolina roteavano mille domande.

Alzo' il muso e si guardo' attorno. Il bosco si presentava a lei rassicurante e festoso, la luce che filtrava fra gli alberi, avvolgeva quel posto di una morbidezza incantata ed i rumori che giungevano dalla foresta, le fecero capire che ogni creatura era contenta di vivere ed apprezzava profondamente il mondo che la ospitava.


 

Il suo stato d'animo si fece immediatamente sereno e non esito' ad alzarsi.    Si sgranchi' le gambette, si pettino' per bene e decise di fare una buona colazione con l'erba invitante che aveva davanti. Ma prima doveva lavarsi, non poteva certamente presentarsi al gufo con il mantello in disordine.


Tese le orecchie, poco lontano scorreva un ruscello; nella calma del mattino  ne udiva il rumore. Lo scrosciare discreto dell'acqua era come una preghiera appena sussurrata.


Il mondo della foresta, dalla piu' tenera foglia al piu' grosso animale, attraverso la voce del torrente, diceva al Creatore la propria gratitudine.


Si diresse verso il ruscello e mentre camminava si accorse di quanto il suo cuore, in quegli istanti precisi, fosse contento e colmo di fiducia.

Giunse allora ad una prima, importante, conclusione e si scopri' intenta a parlare con se stessa e a dire le seguenti parole:

" Ho l'impressione che quando rispondo alla voce interiore e mi impegno a cercare la mia strada con coraggio e sincerità, incominciano ad accadere un mucchio di fatti nuovi e molto importanti. Il primo fra tutti è un cambiamento nel mio stato d'animo ".

" Se fino a pochi giorni fa ero inquieta e svogliata e sovente arrabbiata, improvvisamente le tensioni si placano e a tratti conosco una sensazione di pace, come un respiro piu' lento e composto, qualcosa che non avevo mai conosciuto prima. Improvvisamente capisco che tutto cio' che mi ha portato in questo punto della mia esistenza era giusto e perfetto e si è svolto proprio come doveva essere ".


" Naturalmente le mie paure ci sono sempre e la mia testa è piena di dubbi, ma se mi fermo un istante e faccio un bel respiro, qualcosa dentro di me  si mette a vibrare. Il cuore si  fa sentire e mi dice che sto bene e che sono sulla strada giusta ".
 


" Per tanto tempo ho sofferto interiormente delle mie impotenze, vedevo il resto del gregge pensare e comportarsi in un certo modo, ma io non riuscivo ad allinearmi ed ero molto infelice. Avrei senz'altro continuato ad esserlo se un bel giorno non avessi deciso di buttarmi e di provare, di prendere dei rischi e mettermi in gioco. Proprio per questo, all'improvviso, sono partita ed ora eccomi qui ".

" Da quando ho preso la decisione di lasciare il gregge sono cambiate molte cose, sia dentro che fuori di me. Ho percorso strade sconosciute ed ho incontrato nuove creature, ma mi rendo conto che in ogni mio passo vi è un filo conduttore; come se un angelo invisibile mi avesse preso la mano e condotto misteriosamente in questo luogo affinché altre cose potessero accadere ".


" Vi sono due fatti importanti che devo osservare e mai piu' dimenticare. Il primo si esprime all' esterno mentre il secondo si produce all' interno. 

Il primo è rappresentato dalla forza irragionevole di provare e di buttarsi contro ogni esitazione e timore. Il secondo, invece, è qualcosa che nasce dentro al cuore e ti comunica una forma di fiducia e di forza e ti fa capire, anche in mezzo alla confusione, che sei sulla strada giusta ".




Cosi' parlando la pecorella giunse al ruscello, l'acqua invitante interruppe i suoi pensieri e lei si lavo' e risciacquo' per bene con l' entusiasmo e l'orgoglio con i quali ci si prepara per un avvenimento importante o una grande festa. 


 
Usci' dall'acqua fresca e piena di vigore, con il pelo morbido e soffice, pronta ad affrontare la strada che ancora l' attendeva.

Avrebbe chiesto le indicazioni agli uccelletti che l'avevano tanto gentilmente svegliata ed era sicura che in breve tempo sarebbe arrivata al grande albero, là dove il gufo abitava.

Ormai - si diceva - il piu' è fatto, la cosa piu' difficile era stata decidere di partire, ma ora sembrava tutto facile e scontato. L'entusiasmo non le mancava ed era sicura del successo dell' impresa.


Fu proprio a questo punto, che uno degli uccellini le si poso' sulla spalla e distogliendola dai suoi pensieri le disse queste parole:

" Cara pecorella, forse non lo sai, ma le creature alate sono quelle che - nell' universo - sono le piu' evolute.

Ho voluto fare questa premessa affinché tu potessi meglio accettare e comprendere quello che sto per dirti ".

"Devi sapere che è tipico degli esseri viventi passare molto facilmente dall' entusiasmo al dubbio, dalla contentezza alla disperazione". 

"In un rapido istante possiamo precipitare nelle tenebre delle nostre paure e cio' che un attimo prima ci sembrava facile e scontato, diventa rapidamente fonte di esitazione e di scoraggiamento ".

"Non ti dico questo per farti paura e metterti in crisi, ma semplicemente per avvisarti, in modo tale che tu sia preparata davanti ai movimenti improvvisi ed avversi, del tuo animo".

"  Vedrai che facilmente e rapidamente, sole e pioggia si alterneranno nel tuo cielo, ma se tu ricorderai le mie parole, capirai quanto sia importante lavorare senza sosta, per creare dentro di te, un tempo interiore che non cambia umore e che ama la limpidezza, di un cielo senza nuvole ".

" La nostra fragilità è un dono meraviglioso, esso ci è stato dato per imparare e conoscere come funzioniamo. I dubbi non sono pietre che ti vogliono a tutti i costi far inciampare, ma sono strumenti con i quali vieni messo alla prova e ti devi confrontare".

" Il nostro problema è che siamo troppo convinti che la mente abbia sempre ragione e solo lei sappia suggerirci cosa sia giusto e cosa sbagliato. Proprio per questo crediamo ciecamente ad ogni idea che si affacci nella nostra testa; prima ci crediamo e poi dubitiamo. 

Non ce ne rendiamo conto, ma siamo rapidamente in balia di forze contrarie, ci muoviamo in opposte direzioni seguendo la corrente del mondo, cosi come fa la canna quando è sballottata dal vento ".



" La tua decisione di partire da sola e di muoverti verso la direzione che porta alla tua autenticità, ti fa onore e mi fa capire che sei una pecorella coraggiosa e perseverante, ma ora che sei in cammino munisciti di pazienza e di fiducia, poiché la strada è lunga e disseminata di tanti pericoli".


La pecorella ascolto' attentamente le parole dell' usignolo, sapeva che stava dicendo il vero.

Lei non aveva detto nulla, ma già si era dovuta confrontare con i dubbi e le paure.

Aveva sentito quanto fosse facile essere scoraggiati, oppure rimpiangere le tranquille e noiose comodità del gregge.

In fondo il gruppo pensava a tutto e laggiu' non mancava nulla.   Ed anche se le giornate trascorrevano in una maniera sempre uguale, questo era rassicurante e piacevole.

Eppure, lei aveva osservato tutti questi pensieri contrari, li aveva attentamente studiati ed era  giunta a ritenere insopportabile ogni forma di inautenticità.

Quante false maschere ognuno si metteva addosso per sembrare a qualcosa o qualcuno che in verità non esisteva, quante finzioni, quante menzogne a se stessi.

 

Certo, lei era solo una pecorella, ma  questo conformismo di pensieri e di sentimenti le era diventato inaccettabile.

Si era accorta soprattutto, di quanta difficoltà i suoi simili avessero ad esprimere sentimenti positivi, a sentire la vita e a godere della bellezza del mondo.

Ognuno masticava la propria erba e si rifugiava nelle convenzioni sociali, perdendo, poco a poco, ogni idea creativa ed ogni anelito a progredire. 



Questi erano i pensieri coi quali si stava confrontando, ed era cosi presa dai suoi ragionamenti che non si accorse che era passato diverso tempo e senza volerlo aveva fatto molta strada.

Si guardo' attorno e non vide piu' l'uccellino che aveva voluto metterla in guardia; attorno a lei c'era solo il silenzio del bosco e il respiro tranquillo del vento.

Era di nuovo da sola;  si sarebbe proprio detto che in questa avventura i segnali stradali mancassero, nessuno ti diceva dove fosse giusto andare e quale fosse la via piu' rapida e sicura da scegliere.
 

Improvvisamente capi' meglio le parole dell'usignolo, il quale le aveva ricordato gli innumerevoli ostacoli che avrebbe incontrato sulla propria strada e nello stesso tempo l'aveva invitata alla perseveranza, al coraggio e alla pazienza.

Capi' che, sulla Via della Conoscenza e dell' Evoluzione, non vi sono strade segnalate e chiaramente indicate, che permettano al viandante di proseguire con sicurezza e rapidità.

Il motivo è semplice: se tutto fosse definito ed il percorso facilitato verrebbero ad essere stimolate, una volta di piu', la pigrizia e la passività e non vi sarebbe progresso, ma solo un movimento ripetitivo e meccanico, proprio cio' da cui lei si era voluta allontanare.


Il successo dipende da innumerevoli fattori e nessuno ti dice quale strada tu debba imboccare. Forse perchè non c'è un'unica strada, uguale per tutti, ma molteplici strade. Ogni strada è quella giusta perchè ogni creatura, ha la sua strada.

 


E, proprio come aveva letto un giorno, in un libro famoso, non è il traguardo che conta, ma come tu percorri la strada. 

Questi pensieri la rassicurarono e rinnovarono il suo coraggio. Si accorse che molto tempo era trascorso e doveva assolutamente mettersi in moto. Aveva riflettuto abbastanza, era ora di andare, non poteva far aspettare il Gufo, non era educato.

Ma dove ?  Quale direzione seguire ? Quale riferimento cercare ?

Ad un tratto ebbe un'idea, in fondo lei stava cercando la Luce e la sua voce interiore era li' per guidarla, bastava mettersi all' ascolto e interrompere il flusso dei soliti pensieri.

Ed infatti la voce parlo':
" Sai, è tutto molto piu' semplice di quanto tu creda. Stai cercando la Luce? e allora non esitare: segui la Luce,
 


Guarda, il segno che cerchi è proprio li', davanti a te. Apri il tuo cuore, i segnali sono molteplici e aspettano solo che tu voglia posare il tuo sguardo, con attenzione e fiducia.
Lo vedi il riflesso, proprio davanti a te ?  Guarda com'è potente, ti sta aspettando, è qui per te ed è la risposta alla tua domanda.

Va' tranquilla, non esitare.
Quella è la direzione giusta ed il Gufo ti attende".

E cosi la pecorella, con rinnovato coraggio, si mosse in direzione della Luce.

1 commento:

Anonimo ha detto...


Bellissimo, fantasioso, reale, accogliente, caldo, leggero e profondo come sempre; e' come se tu dessi delle carezze a chi legge. Grazie di cuore e se mi posso permettere non vedo l'ora che il gufo cominci a parlare!!.