sabato 29 marzo 2014

La pecorella giunge alla porta misteriosa

 

Erano ormai trascorsi due giorni da quando la pecorella aveva lasciato il resto del gregge. Due giorni non erano molto, eppure aveva la sensazione che fosse passato tanto tempo. Erano state ore molto intense, mai avrebbe immaginato che quel moto interiore improvviso che l'aveva fatta allontanare dal gregge, l'avrebbe portata a vivere cio' che aveva, fino a questo momento, sperimentato e conosciuto. Era stata imprudente? Chi le aveva dato il coraggio per mettersi in moto?

Doveva ammettere che quanto le era fino a quel momento accaduto, era molto strano, quasi inspiegabile. Possibile fossero bastate l'intensità e la sincerità del suo profondo desiderio di conoscere, per mettere in moto questa misteriosa avventura?

 

Intanto, mentre avanzava, ripensava alle lunghe giornate vissute insieme al gregge, in quella valle incantata in cui tutto era a disposizione ed il tempo scorreva lento e rassicurante.
Se qualcuno le avesse detto che un giorno si sarebbe trovata da sola in un luogo sconosciuto, non ci avrebbe mai creduto.

Quante volte le pecore piu' anziane avevano messo in guardia i giovani agnelli, affinché non si allontanassero ed ora lei era li', in questo bosco misterioso, diretta ad un incontro importante.


Avrebbe rivisto, un giorno, le pecore sue sorelle? Chissà se si erano accorte della sua assenza? 
E poi, questo famoso gufo, esisteva davvero?

Questi erano i suoi pensieri e mentre procedeva si accorse che in lei non vi era angoscia, né nostalgia, ma piuttosto una grande fiducia nella Vita. Era una sensazione che non aveva mai conosciuto e che invece, da quando si era messa in moto, aveva incominciato a sperimentare con sempre maggiore intensità.

Del resto, piu' passavano le ore e piu' aveva la sensazione che vi fossero attorno a lei presenze invisibili che la stavano ispirando e guidavano i suoi passi.


La pecorella avanzava assorta in questi pensieri quando improvvisamente udi' alle sue spalle alcuni rumori, qualcosa di impercettibile e  sussurrato, come uno strano bisbigliare.

Naturalmente si guardo' attorno, incontrare qualcuno le avrebbe procurato un immenso piacere, ma non vide nessuno.
" Che strano - disse fra sé - mi è proprio sembrato di sentir parlare, eppure non vedo chi possa essere stato".


Stava per continuare la sua strada quando una luce misteriosa le apparve, un bagliore improvviso, un rassicurante fruscὶo.

Durante i primi istanti non le fu facile capire di chi si trattasse poichè i suoi occhi erano abbagliati da una figura evanescente ed irreale, ma fu rapidamente rincuorata poiché riconobbe la presenza di un cerbiatto.

Dallo sguardo pacifico ed invitante che questi le mando', si sarebbe detto che la stesse aspettando e che non vedeva l'ora di parlarle, come se avesse un mucchio di cose da dirle.



Una volta di piu' la pecorella si trovo' confusa;  anche se poco prima aveva sperimentato sentimenti di fiducia e di entusiasmo, ora - davanti a quella visione - tornarono ad accavallarsi nella sua mente dubbi e paure.

Era forse morta e questa visione era di un altro mondo?

Probabilmente era stata troppo imprudente e non aveva misurato i rischi ai quali sarebbe andata incontro ed ora, a furia di ragionare da sola e di non poter parlare con nessuno, incominciava ad avere allucinazioni e strane visioni.

La paura si stava insinuando nel suo cuore e provo' un'immensa nostalgia per il gruppo di pecore che ora stava placidamente brucando l'erba,  ignaro di tutto ed indifferente ad ogni domanda interiore.

Comprese bene perchè ogni pecora evitasse i grandi cambiamenti ed amasse invece conformarsi al volere del gruppo. Scegliere la propria strada ed avere il coraggio di seguirla, domanda qualità straordinarie e lei non le possedeva. Si sentiva fragile ed indifesa, in balia di un mondo sconosciuto e il peso della solitudine cominciava a farsi sentire; a pensarci bene, aveva voglia di piangere.


Si sarebbe tanto volentieri lasciata andare alla diperazione, i suoi occhi erano velati di lacrime e le sembrava che il suo cuore, poco prima coraggioso e forte, fosse diventato piccolo piccolo e in preda alla paura.  Dove si trovava? Cosa le stava accadendo?

 

Fortunatamente era una pecorella intelligente e subito si accorse che la tristezza ed il vittimismo nei quali era tentata di precipitare, non solo non l'avrebbero aiutata, ma si sarebbero amplificati fino a farle perdere quel poco coraggio che ancora le restava. Osservo' anche questa volta l'altalenare confuso delle emozioni e ricordo' le parole dell'usignolo che, tanto amorevolmente, l'aveva messa in guardia.

Aveva davvero ragione: nel percorso della Vita non sembrava possibile avere nel proprio cuore e nella propria mente, una coerenza interiore capace di sfidare le prove e di illuminare in ogni istante la strada.  L'animo umano cambiava velocemente e se ora si sentiva determinato e sicuro, poco dopo dubitava di sé e voleva rifugiarsi nelle piccole e conosciute sicurezze, tanto brevi quanto inconsistenti, ma illusoriamente reali.  Tutto domandava impegno e una grande dose di coraggio, ma le pecore non conoscevano il significato di queste parole.



Fu in ogni caso questione di pochi istanti, poichè la voce del cerbiatto le giunse, distinta e forte ed interruppe questo suo angosciante parlare.
" Mia cara amica, sappi che conosco il tuo stato d'animo; so perfettamente cosa provi poiché a mia volta lo sperimentai qualche tempo fa.
Rassicurati, non potresti trovarti in un posto migliore e qui non hai nulla da temere. Senza che tu lo sappia, né abbia avuto il tempo di rendertene conto, sei giunta in un luogo speciale, nutrito da un'energia diversa da quella alla quale sei sempre stata abituata. 
Il tuo desiderio di conoscere il senso dell'esistenza e la sincerità che hai fino a questo momento dimostrato, ti hanno portato in questo luogo e ti porteranno a vivere nuove esperienze, ma una volta di piu' devi avere pazienza ed andare gradatamente.
Una cosa è certa: anche se ti senti fragile è meglio che tu raccolga le forze. Abbandona il desiderio di tornare nel mondo dal quale provieni e sappi che qui troverai cio' che stai cercando.
Sappi soprattutto, che quanto piu' proseguirai su questa strada, tanto maggiori saranno le prove che ti verranno richieste, ma tu non temere. Non ci sono mai prove superiori alle nostre capacità e tutto quanto ti verrà proposto di vivere, anche se ti sembrerà difficile od ingiusto, è una benedizione del cielo che ti insegnerà qualcosa di importante  e ti stimolerà a crescere.
Non temere e non sentirti vittima di nulla, poichè non vi è un destino crudele, ma solo tante esperienze, ricche di insegnamenti e di sfide. Sono sicuro che quanto piu' avanzerai, tanto piu' ti sentirai forte e felice ed un giorno, te lo assicuro io, riderai sinceramente di questa voglia di tornare indietro che ti assilla in questo momento.
Cio' che hai lasciato è nulla rispetto a cio' che ti accingi a conoscere!
Sai, quando sono arrivato in questo bosco speciale, provavo le stesse tue paure ed angosce. Ero solo e mi sentivo perduto; ero molto giovane eppure avevo già conosciuto un grande dolore. Non avevo piu' i genitori e non c'era nessuno che potesse occuparsi di me. Come avrei fatto a sopravvivere e chi mi avrebbe aiutato a crescere? Ebbene, proprio in mezzo alla disperazione, feci un incontro fortunato.
  
Un giorno in cui la nebbia era piu' fitta ed il mio dolore piu' grande, si avvicino' a me un coniglietto e la mia vita ne fu trasformata. Si chiama Lapinou e piu' tardi te lo faro' conoscere.
Quel giorno Lapinou si avvicino' a me perchè mi vide triste, mi fece una carezza e mi annuso' a lungo. Quando finalmente mi vide piu' tranquillo, mi parlo' del suo progetto e del luogo in cui si stava dirigendo. Mi racconto' che a causa delle difficoltà che aveva incontrato e delle delusioni che aveva vissuto, si accorse che la vita che vivevano i conigli non gli piaceva piu'. La trovava assurda e senza senso e aveva deciso di fare qualcosa.
Ricordo che mi disse una frase straordinaria che mi diede in pochi istanti coraggio e fiducia, non ricordo le parole esatte, ma suonava piu' o meno cosi:
Se vuoi avere qualcosa che non hai mai avuto, devi essere disposto a fare qualcosa che non hai mai fatto!
Inutile dire che aveva gli occhi talmente buoni ed onesti, che seppi subito che stava alludendo a progetti il cui senso poteva essere solo speciale ed elevato.
Lapinou, quel giorno, continuo' nelle sue spiegazioni con entusiasmo e passione, mi racconto' che aveva sentito dire che esisteva nel bosco, una scuola dove venivano insegnati i segreti della vita. Era una scuola aperta a tutti, a tutti coloro che volessero uscire dal sonno e desiderassero sinceramente imparare ad aprire gli occhi, tutti quelli che non volevano piu' continuare a vivere ripetendo gli stessi gesti e gli stessi pensieri, tutti quelli che volevano studiare la paura, per comprenderla e vincerla.
Si diceva che il maestro fosse un vecchio gufo, saggio e intelligente, aiutato da tante altre creature belle ed evolute come lui.         E cosi ci siamo messi in viaggio ...
 
ed insieme, vicini vicini, siamo arrivati in questo posto straordinario. Esso è talmente bello e speciale che non mancherà di sorprenderti e di metterti alla prova e ti assicuro: ogni giorno trascorso alla Scuola della Vita ti regalerà insegnamenti preziosi e ti troverai trasformato.
La nuvola di luce che mi vedi accanto è quella della mia madrina, ciascuno di noi ne ha una e ben presto verrà assegnata anche a te.
La madrina sarà la tua compagna ed amica, il gufo le ha attribuito il compito di aiutarti se ne avrai bisogno e di confortarti quando sarai triste. Ti aiuterà ad orientarti meglio ed avrai sempre qualcuno al quale rivolgere le domande che ti stanno piu' a cuore. Ma ricorda una cosa importante: tu dovrai averne cura e dovrai occcuparti di lei. Sarà come una fiammella posta nel tuo cuore che dovrai alimentare con la tua perseveranza e la tua fedeltà.
Se sarai disattento e svogliato, se ti dimenticherai della sua presenza e non la nutrirai come si deve, lei poco a poco si indebolirà ed un bel giorno morirà. 
 
Sappi che la tua madrina non si nutre di erba come vorresti credere, ma della tua devozione, della tua fede e della tua presenza; cibi pregiati e rari che non si comprano, ma che potrai trovare solo dentro di te.
Ed ora vieni, non esitare, è tempo di attraversare il ponte, esso è il confine che divide i due mondi, una linea invisibile, ma vera e potente, che segnerà l'inizio di molte cose e la fine di molte altre.
 
Le regole che hai lasciato, le cose in cui credevi e le logiche che ti hanno fino ad oggi ispirato, cadranno poco a poco. Ti troverai nella necessità di realizzare dentro di te, una vera e propria rivoluzione del pensiero, dovrai lasciare le vecchie e consumate convinzioni,  per familiarizzarti con nuove e piu' autentiche verità.
Là da dove vieni, le creature sono molto sole. Tutti temono la solitudine e si circondano di tanti artifici per illudersi che questa loro pena non esista. Anche tu ti sei sentito tante volte solo, nonostante fossi circondato dalle numerose pecore del gregge. Anche se loro dicevano di amarti, in verità era molto difficile comprenderle e sentirti da loro compreso.
Qui, invece, per la prima volta e veramente, non sari piu' solo, percepirai ogni giorno di piu' una forza che cresce dentro di te. Essa sarà talmente vera e costante da illuminare il tuo cammino e lo farà a tal punto che tutto, attorno a te, diventerà popolato e vivo.
 
Ed ora ti prego, fammi fiducia e non avere paura, abbiamo già parlato troppo mentre ci stiamo dirigendo in un luogo in cui il silenzio ha enorme importanza e sarà una delle cose che dovrai imparare. E' ora di tacere e di affrettarci, la porta si apre al momento stabilito e sento che per te, quell'istante, sta rapidamente giungendo.

 
Ed infatti, mentre avanzavano e dirigevano silenziosi in direzione di un grande albero, udirono strani rumori. Passi affrettati, voci soffocate, un allegro chiacchericcio, il suono metallico di chiavi e serrature.
 

La pecorella alzo' improvvisamente gli occhi: davanti a lei si stagliava una porta immensa ed imponente dalla quale filtrava una luce calda e confortante. Fu scossa da un ultimo brivido, pochi secondi ancora e quella porta si sarebbe aperta per lei e le avrebbe rivelato qualcosa di sconosciuto e misterioso, qualcosa che stava aspettando da tempo e per il quale aveva sfidato i pensieri e le paure della sua razza.

Fece un lungo respiro, sapeva che stava accadendo qualcosa di straordinario dal quale non poteva piu' ritirarsi. Un ultimo dubbio, inviato dalla mente, la porto' ancora ad esistare. Cosa sarebbe accaduto? Cosa stava rischiando? E se fosse solo un sogno?

Il cerbiatto, anche questa voltà, capi' cosa stava accadendo e senza esitare, né pensarci due volte, indietreggio' un attimo, prese un bello slancio e con il suo muso diede un colpo, forte e deciso, al sedere della pecorella. Lo spintone raggiunse il suo scopo e la fece avanzare.

La porta finalmente si apri' ed una luce potente l'avvolse. Ne fu accecata, i suoi occhi non erano abituati a quello sfavillio.

Improvvisamente riusci' ad intravedere una forma, qualcuno la stava spettando,


le stava accarezzando il mantello; si senti' rassicurata e straordinariamente avvolta da un benefico tepore. Il cerbiatto aveva detto il vero, quel posto che si annunciava ai suoi occhi era straordinario, niente a che vedere con cio' che aveva fino a quel momento conosciuto. 

Si arrese felice, poteva entrare senza paura, il suo cuore glielo stava comunicando.

Fece un passo e poi, un altro ancora. Cerco' di aprire gli occhi, la luce era intensa e vibrante e preferi' tenerli chiusi, intanto sapeva che poteva avere fiducia e con il tempo li avrebbe aperti.

Poco lontano il cerbiatto sorrise, il momento delicato dell'ingresso era avvenuto; il tempo si era fermato ed aveva interrotto il suo corso. Solo il Presente ora contava e con esso la consapevolezza perenne che una meravigliosa avventura, proprio in quell' istante, iniziava.

Abbasso' il suo musetto in un inchino colmo di gratitudine, una nuova creatura era arrivata portando con sè i suoi talenti e le sue fragilità. Il mistero poteva ripetersi e continuare a manifestarsi.

Ed un bagliore di stelle si riverso' su di loro.

2 commenti:

Anonimo ha detto...


I tuoi posts sono sempre ipnotizzanti e chiaramente questa volta ancor di piu' dato la sua lunghezza; mi identifico sempre nei tuoi personaggi: la pecorella, il cerbiatto, lapinou, la madrina e tanti altri che verranno ancora, ma fremo nell'attesa di sentire parlare il gufo ( anche se indirettamente qualcosa gia' la intuisco ) e comprendo che dovro' attendere ancora molto ma non importa perché cosi' mi piace ancora di piu'. Mi sento come la pecorella spinta dal cerbiatto ( che saresti tu ) in un mondo nuovo dove i sogni diventano realta'.
Grazie

IDK ha detto...

Anch'io vorrei sentirmi come la pecorella che viene spinta dal cerbiatto ma mi sembra di avere troppa paura nel cuore, troppi dubbi e incertezze....mi piacerebbe molto una scuola del genere che insegna cose importanti e non inutili informazioni. E' ciò che desideravo anche quando ero piccola e tu hai risvegliato quei ricordi. Ti ringrazio tanto; un giorno dovrai raccontarci qual'è il tuo segreto ;)