sabato 6 luglio 2013

La Luce del mattino


Ho voluto creare per voi una certa atmosfera, mi è stata ispirata dagli uccellini che ogni mattina gorgheggiano sul mio terrazzo e mi fanno compagnia mentre il mondo ancora dorme,
 mettete in funzione il video e poi continuate la lettura.



E' l'alba, il sonno si scioglie e scivola impercettibile oltre lo spazio in cui mi trovo. 
Il mondo riposa e ancora indugia in un silenzio che sta evaporando,
 presto lascerà spazio alla frenesia degli uomini.
Fra un attimo, non ora.



Adesso è il momento dello Spirito, 
l'istante in cui Dio viene a cercarti, ti sveglia con un leggero fremito, 
si siede accanto a te e ti parla.



La luce filtra dietro le tende
sento il mondo che si prepara al grande balzo
inconsapevole e pigro, 
insensibile alla straordinaria bellezza di questo momento.


Ogni cosa che vive, segue il ritmo eterno e invisibile del giorno che nasce,
entro con leggera eleganza nell'attimo sacro della Coscienza,
tutto è a disposizione di chi vuole cercare.



In questi istanti la Vita è piu' intensa che mai
limpida, aggraziata, teneramente accogliente.
Odo un fruscio, è un suggerimento, un' ispirazione.





Mi fermo a guardare, ascolto il fiore che parla, l'insetto che ronza
ed il vento che sposta le foglie,

tutto è un incredibile ricordo di me.




In quest'istante di magica calma e di immoto silenzio
non vi è altro che la Vita nel suo momento piu' sacro,



fra un attimo
il fuoco mondano consumerà e distruggerà questo semplice anelito,
 ma esso rimane scolpito all'interno di me per ogni ora del giorno.

 

Il frastuono è lontano poiché il mondo è ancora esitante,
adesso c'è solo il canto degli uccelli, 
il battito del mio cuore,
il ritmo regolare e composto delle mie preghiere.


Mi alzo,
un nuovo giorno nasce e mi accoglie,
magia luminosa dell'alba,
mi fermo e riposo nel suo profondo silenzio,



calda pigrizia che precede il movimento,
tutto freme, tutto è intensamente vibrante e luminoso,
ma il mondo non se ne accorge.


Dove sono io, creatura che teme e si affretta inquieta
nel vortice confuso dei pensieri?



Sono altrove, mi perdo, non sono,
ho paura e i miei occhi non conoscono
questo istante perfetto di pace.



Perchè non riesco a vedere il bello che mi circonda,
lo sguardo accogliente e tremante di colui che m'incontra,
la mano ed il braccio protesi per un timido abbraccio? 



Mi affretto, non ho tempo, non posso,
mi sento inadeguato ad ogni cosa
 non credo in me e nemmeno nella Vita,
non credo in niente
poiché mi manca il coraggio di credere.


Rincorro distratto un futuro, intravedo una forma lontana
mi trascino indolente in un passato che non esiste
e mi perdo un presente prezioso e fugace.




Ho paura di vivere, non ho passione né ricordo,
ma scivolo arrabbiato e solo
nelle fantasie di un mondo che vorrei
ma al quale non contribuisco e non partecipo.

Vorrei, ma il gelo mi afferra e mi stringe
ci provo ma subito abbandono,
è piu' forte di me, contro ogni volontà e desiderio,
  non riesco ad alzare il mio sguardo.

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