Tanto tempo è trascorso senza che dalla Scuola del Gufo giungessero notizie. Forse, molti di voi hanno pensato che si fosse trattato di uno dei tanti esperimenti rapidamente falliti e che ora la villa giacesse solitaria e silenziosa, svuotata di ogni forma di vita ... ma era un pensiero sbagliato.
La Scuola del Gufo è sempre vivace e presente, solo che - proprio per la preziosità dell'Essenza che la governa - non può fare altro che rimanere nascosta.
O meglio: sono gli occhi appannati e i cuori chiusi delle persone ... che non riescono a distinguerla. Pochi, infatti, sono quelli che intravedono, oltre i grandi alberi, la vita luminosa ed intensa che si svolge ogni giorno in quel luogo.
In verità, come i gioielli preziosi, le cose che hanno valore devono essere sempre protette, cosi come si protegge un bambino che cresce o un fiore appena sbocciato.
Alla scuola del Gufo, là nella grande villa in fondo al parco, nascosta agli sguardi indifferenti degli abitanti di quella grande città, la Vita invece, non solo è continuata armoniosa, ma nel frattempo nuovi alunni hanno oltrepassato il cancello. Ciascuno di loro vi è giunto pieno di speranza e nessuno, proprio nessuno, una volta oltrepassata la soglia, ha mai deciso di ritornare alla sua vita di un tempo.
Giorno dopo giorno, impegno dopo impegno, ciascuno si è reso conto che, con il passare dei mesi, la propria vita andava assumendo una nuova ed incredibile dimensione, tanto che quanto aveva lasciato dietro di sé, non solo perdeva valore, ma veniva rapidamente dimenticato.
Sovente, chi trovava il coraggio di spingersi in quel luogo remoto, portava nel cuore un grande dolore. Era stata una sofferenza più intensa ad averlo obbligato a cercare una nuova verità, qualcosa che desse un senso a quella monotona vita nella quale aveva creduto di trovare la felicità e che invece si era rivelata difficile, deludente e dolorosa.
Come al solito, l'Anima del luogo e l'ispiratore dell'armonia che vi regnava, era il Gufo, animale saggio ed avveduto, lungimirante e protettivo, riservato ed al tempo stesso affettuoso. Ciascuno era soggiogato dalla sua autorità; non era paura, ma ammirazione e rispetto. Egli aveva tante cose da insegnare e sapeva generosamente distribuire sia utili consigli che parole piene di calore.
E cosi i giorni trascorrevano felici e gli abitanti del luogo, aumentando in saggezza e bontà, diventavano senza saperlo un serbatoio di buona energia per quella città caotica e confusa, piena di aggressività e paura che viveva nel frastuono assordante, proprio oltre le griglie del parco.
Più passavano i giorni e maggiore, all'interno della Scuola, crescevano il Bene e l'Armonia, la Collaborazione e la Conoscenza; qualità inaccessibili o addirittura inconcepibili per il resto degli umani.
Purtroppo, diceva sempre il Gufo, agli uomini non interessa crescere, né migliorarsi e non bastano calamità o disastri per risvegliare i loro cuori. Preferiscono dormire ed anche quando camminano ed hanno gli occhi aperti, in realtà sono immersi nel sonno, ma se glielo fate notare, loro si arrabbiano e se ne vanno offesi, orgogliosi della loro ignoranza.
Comunque non è del dolore degli uomini di cui vi voglio parlare, disse il Gufo all'assemblea.
Evocare il dolore significa nutrirlo, mentre io voglio insegnarvi l'esatto contrario.
Noi non possiamo aiutare gli uomini in maniera diretta, ma lo possiamo fare da lontano. E' un aiuto invisibile, ma molto importante e soprattutto non dobbiamo giudicarli. Potreste forse criticare un bambino che ancora non ha imparato a camminare?
Evocare il dolore significa nutrirlo, mentre io voglio insegnarvi l'esatto contrario.
Noi non possiamo aiutare gli uomini in maniera diretta, ma lo possiamo fare da lontano. E' un aiuto invisibile, ma molto importante e soprattutto non dobbiamo giudicarli. Potreste forse criticare un bambino che ancora non ha imparato a camminare?
Cio' di cui oggi vi voglio parlare è l'unico vero modo che abbiamo per aiutare gli umani che ci vivono accanto e che nulla ancora sanno della Vita e dei suoi segreti.
Loro si affannano nella paura e nella tristezza, nel malumore e nell'irritazione.
Non sanno di quali potenti veleni si nutrono, a quali malattie si condannano e quali fetidi fumi respirano!
Ma noi possediamo un rimedio, un segreto importante per la nostra vita, ma utile anche a loro: la GIOIA!
I saggi piu' antichi, nell'ora del pericolo, erano soliti esclamare:
Gioia ! Gioia ! Gioia !
La loro non era certo un'ingenua illusione, bensì una Conoscenza segreta.
Conoscevano il Tesoro della Gioia e sapevano che, nominandola e rievocandola con sapienza, traevano da essa la forza per accendere i sentimenti necessari per vincere, per superare gli ostacoli, per arrivare più in alto.
Le persone comuni, sanno solo concentrarsi sulle cose che non vanno ... che non vanno come loro vorrebbero e che chiamano "problemi". Ci pensano, ci ripensano, li intensificano e si confondo fino a perdersi, fino a disperarsi.
Eppure, se solo scegliessero di spostare lo sguardo, potrebbero vedere come, nel frattempo, siano accadute tante piccole cose, utili e buone e quanti invisibili favori, il Cielo abbia loro regalato.
La Gioia è uno Scudo potente ed un tesoro prezioso.
Abituatevi a pensare ad essa come ad una forza che si conquista. Coltivatela come fareste con una rosa profumata, senza mai sminuirla col dubbio o con lo sciocco pensiero che sia solo un'illusione.
La Gioia è una saggezza speciale
che si svolge lentamente, come se fosse una spirale e gradualmente diviene reale e comprensibile. Esercitatevi senza sosta a scegliere consapevolmente la Gioia, anziché l'amarezza. Quando sentite salire in voi l'irritazione, osservatene la forza distruttiva; sentite quella vampata di rabbia che vi offusca la mente e, contro ogni vecchia convinzione, scegliete la Gioia e la Gratitudine. Non sapete a quale pericolo siete appena scampati, né quale danno stava per cadere sulla vostra testa, dunque scegliete la Gioia.
La Gioia è un atto di coraggio, perché con la Gioia e la Fiducia si valicano gli abissi.
Vi giudicheranno matti, ingenui o illusi?
Lasciateli parlare, è il loro cuore pieno di amarezza che li rende ciechi ad ogni cosa. Non badate a chi non capisce, né cercate di convincerli, ma per voi scegliete la Gioia.
Gioisci dunque per il prossimo conseguimento in arrivo e per ogni tua futura conquista; gioisci senza temere la durezza della battaglia. Fuori urla la tempesta, ma tu abbi nel cuore la Gioia poiché non è solo il coraggio a renderti invulnerabile, ma proprio la Gioia e la Gratitudine di essere nel posto in cui adesso ti trovi.
Gioisci dunque per il prossimo conseguimento in arrivo e per ogni tua futura conquista; gioisci senza temere la durezza della battaglia. Fuori urla la tempesta, ma tu abbi nel cuore la Gioia poiché non è solo il coraggio a renderti invulnerabile, ma proprio la Gioia e la Gratitudine di essere nel posto in cui adesso ti trovi.
Che la Gioia sia con te!
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