REINVENTARSI
Il commento che IDK ha lasciato al mio ultimo post e del quale la ringrazio molto, mi ha fatto capire una volta di piu', che il segreto e la bellezza della Vita sono gli Altri.
Gli Altri, nella necessità quotidiana ed impellente di relazionarsi con loro e di amarli.
Gli Altri, nella necessità quotidiana ed impellente di relazionarsi con loro e di amarli.
Non ha importanza se li conosciamo, se il loro volto ci è noto o se rimane sconosciuto perché la condivisione, anche quella di un istante, ce li rende improvvisamente intimi ed amici.
L'Altro, è il piu' grande scoglio e la conquista piu' importante che la mia vita di essere umano possa concepire e quando parlo di conquista non mi riferisco al fatto che mi impossesso di lui, ma al contrario ... che mi lascio impossessare.
L'Altro, è il piu' grande scoglio e la conquista piu' importante che la mia vita di essere umano possa concepire e quando parlo di conquista non mi riferisco al fatto che mi impossesso di lui, ma al contrario ... che mi lascio impossessare.
I drammi delle relazioni piu' intime, come le piu' superficiali, derivano dalla barriera invalicabile che metto fra me e loro ... per proteggermi e per paura di perdere qualcosa.
Vorrei amare ed essere amata, ma prima di aprire il mio cuore, costruisco un muro di condizioni e di regole che hanno scopo di controllare qualcuno o qualcosa ... per potermi difendere.
Rimango allora impotente, esitante fra il desiderio di condividere e il timore di farlo.
Per paura di essere ferita resto dietro ad una porta semi chiusa. Scorgo l'altro dallo spiraglio creato fra lo stipite e la porta, mi nascondo per sbirciare i suoi movimenti, per carpire le sue intenzioni senza pero' rivelare le mie.
Ho bisogno di una via di fuga, di un riparo dalla tempesta che potrei incontrare.
Eppure, quello spiraglio di luce che ad un tratto mi avvolge, mi invita ad oltrepassare la soglia, a trovare il coraggio di Essere, di vivere in pienezza ogni esperienza della Vita, rivelando la mia fragilità ed accettando di mettermi a nudo.
Decido allora di spalancare la porta e lasciare che il suo vento mi avvolga, distruggendo ogni vecchio concetto, ignorando ogni antica paura.
Rimango allora impotente, esitante fra il desiderio di condividere e il timore di farlo.
Per paura di essere ferita resto dietro ad una porta semi chiusa. Scorgo l'altro dallo spiraglio creato fra lo stipite e la porta, mi nascondo per sbirciare i suoi movimenti, per carpire le sue intenzioni senza pero' rivelare le mie.
Ho bisogno di una via di fuga, di un riparo dalla tempesta che potrei incontrare.
Eppure, quello spiraglio di luce che ad un tratto mi avvolge, mi invita ad oltrepassare la soglia, a trovare il coraggio di Essere, di vivere in pienezza ogni esperienza della Vita, rivelando la mia fragilità ed accettando di mettermi a nudo.
Decido allora di spalancare la porta e lasciare che il suo vento mi avvolga, distruggendo ogni vecchio concetto, ignorando ogni antica paura.
Ed improvvisamente l'Altro, qualunque sia il suo nome, il suo viso o la sua forma, diventa come il vento impetuoso di marzo che porta con sé la primavera e le sue gioie, ma può scoperchiare il tetto e distruggere ogni mia protezione e finta sicurezza.
Ma oggi dico: Che importa!
Voglio prendere il rischio di andargli incontro, di dirgli una parola buona, di esprimergli il mio affetto anche se si schermisce, se si ritrae o sarà lui - questa volta - che correrà a nascondersi.
Quanto bisogno di amore esiste, là fuori, nel mondo solitario e confuso in cui le creature arrancano e si cercano, si temono e si perdono. Quanto desidero di una carezza, di un complimento detto col cuore o di un semplice sorriso.
Non ha importanza se l'Altro sia il coniuge, i figli, o chi mi siede di fronte nel treno. L'Altro è la mia proiezione, la mia ombra ed il mio dramma, l'altro sono io, in un riflesso perfetto.
GUARDARSI DENTRO
Ed allora decido di entrare nella profondità delle mie paure per guardarle in faccia e provare a vincerne qualcuna. Sono certa che che se lo farò verrò ricompensata.
Prima di entrare in relazione con l'altro, creo una conoscenza piu' profonda di me stessa.
Prendo il tempo di stare da sola, di stare in silenzio, per sentire gli impulsi, le tensioni e i desideri che mi animano.
Vedo la mia tendenza a soffocarli, osservo le ripetute menzogne e il mio precipitare inconsapevole nelle solite rimozioni.
Tutto si ripropone a me in una danza meccanica: paure ed entusiasmi, confusioni e certezze.
La Vita si impone perché esige che io migliori, che io esca - almeno per un istante - dall'inquietante sonno che sempre mi avvolge.
La Vita vuole che io viva, che non mi lamenti, ma che goda semplicemente dell'istante in cui Sono, in cui comprendo che Esisto ... in un Attimo Senza Tempo.
In quell'Attimo Senza Tempo le paure non hanno piu' spazio perché non esiste il giudizio, né la diversità.
In un lampo di verità, l'Altro si è imposto a me in tutta la sua semplice ed autentica bellezza.
E' la visione di pochi secondi, è una certezza subito inghiottita dai soliti pensieri, eppure - in quell'attimo - ho visto l'Altro e mi sono specchiata in lui e siamo diventati una cosa sola.
Ho avuto per tanto tempo paura, ma oggi godo di una nuova Libertà.
Ho esitato lungamente, coltivando dubbi e resistenze, ma oggi ho scelto di abbandonare quell'inutile corazza che doveva difendermi e che mi rendeva infelice.
Oggi ho capito che vale sempre la pena di impegnarsi, di varcare la soglia e di spalancare la porta.
Il timore del giudizio degli altri è una prigione terribile. Rimanerne bloccanti significa rinunciare a vivere e soffocare ogni piu' intima forza. Da quando ne ho percepito il mortale grigiore, ho scelto di battermi, per conquistare me stessa.
Lasciare il buio delle rassicuranti abitudini per avere il coraggio di osare e di rischiare, mi ha portato la forza ed una incredibile pace.
La mia vita è cambiata, nulla è piu' come prima.
Mi basta allungare il braccio per afferrare qualcosa e tutto diventa un magico scambio, una danza festosa.
Ed allora, con una nuova presenza, poso il mio sguardo sul Mondo e vedo che la Vita, ogni giorno di piu', è un'opportunità benedetta, un'occasione da non sciupare, è un fiore che sboccia, è un raggio di sole che scalda od una goccia di pioggia che pulisce e disseta.
La conchiglia si apre, le difese si rompono ... ed appare la Vita.
Grazie a IDK e a Vladimir Kush per i suoi dipinti.
1 commento:
Grazie a te
non sapevo di aver fatto un commento degno di un altro post. ��
Mi piace molto il tuo blog così come le foto che vi pubblichi;l'ho trovato per caso diversi anni fa quando stavo cercando su internet un luogo protetto e amico. Il post precedente, sulla paura ai tempi del covid mi ha preso, l'ho sentito dentro così come mi hanno preso altri tuoi post, la scuola del Gufo ad esempio, che per me è stata una vera e propria scuola da cui cercar di trarre insegnamenti.
Quest'ultimo post, saranno le mie barriere invisibili, mi resta più di complicata comprensione, credo di doverlo rileggere tra un po' di tempo quando mi sarà passata questa sensazione di...ritirata ������
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